La Spezia - Quest'anno Gesù bambino non arriverà in Passeggiata Morin. Una scelta sofferta ma necessaria perché oltre alle restrizioni imposte per contenere il Covid-19 c'è anche un forte senso di responsabilità da parte del Gruppo sub ospedale della Spezia che da quarantacinque anni rende unica la notte di Natale alla Spezia.
Quest'anno infatti la conchiglia che si schiude poco prima dello scoccare della mezzanotte per far emergere il bambinello dalle acque non si aprirà. La conferma arriva anche dal presidente Loris Roffo, presidente dell'associazione.
"Non sarà un Natale facile per nessuno - spiega - ma è doveroso rispettare queste scelte. La preparazione della manifestazione richiede un grande impegno da parte di tutti: noi siamo un gruppo di amici e volontari che amano il proprio mare e questa manifestazione che da più di quarant'anni curiamo in ogni dettaglio. Sarà un Natale diverso, con un coprifuoco da rispettare. E' chiaro che è difficile per tutti dover rinunciare alla nostra manifestazione ma distanziamento sociale deve essere garantito. Anche se il mare lo permette dobbiamo essere i primi a far capire quanto siano importanti queste regole. Noi al di là di questa manifestazione, anche con i nostri corsi che teniamo durante l'anno siamo stati attentissimi contingentando le lezioni e organizzandoci per garantire tutta la sicurezza che richiede questa particolare situazione".
Quest'anno dunque da Passeggiata Morin non ci sarà anche la fiaccolata che dopo l'accoglienza della statua di Gesù al presepe, in legno e allestito al molo, proseguiva fino a Nostra signora della Neve in Via Roma dove poi si svolgeva la messa di Natale.
"Con l'attuale situazione sanitaria e con i vincoli attuati dal governo la manifestazione salta, è vero - dice Roffo -, ma non è la prima volta che accade. Nel 2010 venne una fortissima ondata di maltempo che dilaniò l'impianto che garantiva il percorso e per ritrovare la conchiglia del bambino ci vollero tre giorni. Tutto finì per il meglio".
Se quest'anno sarà una notte della viglia un po' malinconica il gruppo è già al lavoro per il 2021. "La particolarità del nostro lavoro è rappresentata sia dalla nascita di Gesù dall'acqua - spiega - ed esce dalla conchiglia ma anche dall'allestimento di un presepe, in legno, in passeggiata. Per l'anno prossimo abbiamo intenzione di rinnovare quella struttura, svecchiarla, abbellirla".
Oltre ad aver rinunciato alla manifestazione notturna il Gso non ha potuto organizzare la tradizionale lotteria: "Ogni anno - conclude Roffo - un nostro Babbo Natale a partire dall'8 dicembre era con uno stand in centro città per donare palloncini, caramelle e vendere i biglietti della tradizionale lotteria. Anche questa manifestazione purtroppo è stata annullata ma confidiamo nel 2021 per il quale prepareremo tante sorprese per tutti e festeggiare insieme la fine di un incubo".