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Carro all'85%

Ameglia si conferma comune "riciclone", scende Lerici

Fra i comuni costieri quello della Val di Magra conserva il secondo posto regionale. Bernava: "Grazie ai cittadini, siamo pronti per nuova tipologia di raccolta".

Comuni ricicloni

Premiati oggi a Genova, nell’ambito della due giorni di Legambiente dedicata all’analisi dell’economia circolare, la raccolta differenziata, gli acquisti verdi e la legalità e i rifiuti in Liguria, i comuni “ricicloni” che hanno ottenuto i risultati migliori.

La top ten dei comuni ricicloni con valori di differenziata superiore al 82,8% vede in testa il comune di Rialto con il 90,4% e a seguire Vendone 88,4%, Onzo 86,7%, Garlenda 85,8%, Carro 85%, Cairo Montenotte 85%, Carrodano 83,4%, Tribogna 83,3%, Leivi 83,2%, Ricco del Golfo di Spezia e Villanova d’Albenga con 82,8%.

I comuni sopra i 15 mila abitanti che hanno superato il 65% di raccolta diffenrenziata sono Sestri Levante menzionato anche per essere un comune costiero che supera il 75%, Chiavari, 69,4%, La Spezia 67,4%, Sarzana 65,8%.

I comuni costieri che superano il 75% di raccolta differenziata: Albisola Superiore 81,9%, Ameglia 81,5%, Santa Margherita Ligure 78,9%, Monterosso al Mare 78,6% Bordighera 76,7%, Bergeggi 75,9%.

I comuni rifiuti free che superano il 65% di raccolta differenziata e producono meno di 75 kg di indifferenziato ab/anno (non compresi nella top ten) sono Balestrino, Tovo San Giacomo, Follo, Altare, Giustenici, Ortovero, Cosseria, Magliolo, Bormida, Piana Crixia, Giusvalla, Erli, Pallare, Dego, Calice Ligure, Luni, Castelvecchio di Rocca Barbena, Murialdo.

Proprio nella sezione dei ‘costieri’ è da sottolineare la conferma di Ameglia al secondo posto mentre Lerici ha perso diverse posizioni (-8,6%). “Anche quest’anno ci siamo confermati come comune virtuoso – sottolinea l’assessore del comune Val di Magra Andrea Bernava – una soddisfazione maggiore se si considera che nei mesi estivi triplichiamo la popolazione. Aumenta la percentuale di raccolta e come amministrazione ringraziamo i cittadini che hanno recepito le indicazioni portando avanti il progetto con grande attenzione. Siamo pronti anche ad andare verso nuova tipologia di raccolta che faccia diminuire costi tenendo alta performance”.

Insieme ad amministratori locali, aziende e associazioni del terzo settore erano presenti anche un centinaio di studenti delle scuole Marsano e Primo Levi di Ronco Scrivia. “Un segnale importante quello dell’impegno dei giovani sulle questioni ambientali che come associazione stiamo sostenendo”, ha dichiarato Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata resta deludente la performance dei comuni della Liguria: su 234 sono 124 quelli che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata e sono 110 quelli che la raggiungono. Dieci in più rispetto al 2017. In quattro anni la spinta sembra essersi esaurita: nel 2014 erano 16; 32 nel 2015, 64 nel 2016, 100 nel 2017. Nel comune di Genova la raccolta differenziata è scesa al 33,5%, il comune della Spezia è al 67,4%, il comune di Savona 42,4% e il comune di Imperia 35,2. Sono 58 i comuni ancora al di sotto del 35 per cento di cui 33 in provincia di Imperia, valore che sarebbe dovuto essere raggiunto e superato nel 2003.

“Tra gli esempi di gestione del ciclo dei rifiuti che riteniamo virtuosi troviamo il Comune della Spezia”, spiega Santo Grammatico nel suo intervento dove indica, per coloro che ancora non hanno raggiunto i risultati previsti dal piano regionale, alcune azioni per migliorare la situazione attuale. “Avvicinare ai cittadini la raccolta, grazie ai sistemi “porta a porta”, di prossimità, con la creazione di isole ecologiche mobili e fisse, favorendo sistemi di riuso e scambio, studiando, progettando e adeguando le migliori soluzioni al proprio territorio, informando e fornendo strumenti culturali, per coinvolgere e far comprendere l’importanza della gestione dei rifiuti e il valore economico, sociale e ambientale ai cittadini. Insieme alla definizione di una tariffa puntale che premi chi fa bene la raccolta differenziata”, conclude.

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