LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Calde e scomode

Addio alle divise di lana per gli uscieri dell’arsenale

Il personale civile lamentava da anni la pesantezza dei capi, che in estate erano un supplizio per chi li indossava. Erano normati da un decreto del 1995 che si rifaceva però alle disposizioni di Re Vittorio Emanuele II nel 1925.

Ingresso arsenale

I dipendenti civili dell’arsenale militare della Spezia hanno vinto una battaglia di cui beneficeranno i colleghi di Taranto, Augusta e tanti altri presidi. Probabilmente già dal prossimo anno andranno in pensione le vecchie divise in dotazione agli assistenti ai servizi di vigilanza in servizio presso i varchi della base navale. Capi pesanti, avevano denunciato i dipendenti aggiungendo che anche a livello cromatico non avevano seguito l’evoluzione che era toccata invece all’attrezzatura militare. Scomodi soprattutto in estate, quando indossare pantaloni e giacche di lana con sotto camicie sintetiche o di cotone pesante diventava un vero e proprio supplizio.
Il tutto perché la normativa era rimasta legata ai “decreti ministeriali del 1995, a loro volta facenti riferimento a (regi) decreti del 1925. Normative ampiamente superate da decreti e leggi sia nazionali che europee non recepite o recepite solo in parte dalla nostra amministrazione”, denunciava Christian Palladino, sindacalista di Flp Difesa della Spezia. Nel 2014 il problema era stato portato all’attenzione dell’amministrazione dell’arsenale marittimo e su fino allo Stato Maggiore della Marina. Venerdì a Roma, presso Palazzo Marina, si è svolta una riunione che secondo il sindacato potrebbe essere fondamentale per superare questo problema.

Da una parte l’ammiraglio Zappellini, a capo del 4° Reparto infrastrutture e logistica, insieme al parigrado Gregori e al comandante Burzi del 1° Reparto personale. Sono state nell’occasine approvate le nuove divise dei vigilanti della Marina Militare che entreranno in servizio su tutto il territorio nazionale. Un incontro che segue un’anteprima che si era tenuta proprio alla Spezia, da dove il movimento per aggiornarle era partito.
“La delegazione Flp Difesa ha espresso soddisfazione per questo traguardo, riconoscendo all’attuale dirigenza del 4° Reparto quelle caratteristiche di disponibilità – anche nell’accogliere oggi le nostre richieste – concretezza e speditezza che forse, anche per motivi economici, erano mancate in precedenza ma, soprattutto, ha chiesto, prioritariamente, l’immediatezza dell’approvvigionamento e della distribuzione delle nuove divise su tutto il territorio nazionale, comprese quelle dei vigilanti in servizio nei ‘Palazzi romani’, per le quali è allo studio un altro tipo di divisa, più idonea al servizio di rappresentanza e non solo di vigilanza”, dichiara una nota del sindacato.
Entro un anno o un anno e mezzo, le nuove divise saranno approvvigionate e distribuite su tutto il territorio nazionale. Lo Stato Maggiore della Marina ha già stanziato le somme e a ottobre darà mandato alla ditta aggiudicatrice della gara per il confezionamento delle nuove divise.

Più informazioni