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Cosa cambierà?

"Tagliati" i 35 euro per i migranti, anche alla Spezia sarà un salto nel buio

Don Palei: "Sarà la Prefettura a dare comunicazione sui nuovi criteri. Come Caritas da quando è cominciata l'emergenza abbiamo garantito 80 posti di lavoro".

Don Luca Palei nella pubblicità dell'8xmille

Scende da 35 euro a 20 il contributo per i migranti la spesa dell’accoglienza. Nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno Salvini ha annunciato “il taglio” e oltre a sollevare il dibattito pubblico nel panorama nazionale non mancano le preoccupazioni per gli operatori del settore. Sul tema dell’accoglienza anche nello Spezzino, negli anni, non sono mancati screzi e infinite discussioni sui social. Ora però resta da capire quali ripercussioni potranno esserci anche in provincia. Con il nuovo Decreto sicurezza approvato dal Senato si annuncia una vera e propria “stretta”sulle spese per i centri per i migranti “conseguenti alla contrazione del fenomeno migratorio” e tagli alle spese giornaliere per l’accoglienza puntando a incassare risparmi per 400 milioni nel 2019, 550 milioni nel 2020 e 650 milioni dal 2021.
Città della Spezia ha interpellato don Luca Palei, direttore della Caritas della Spezia, per analizzare la situazione e capire che futuro si prospetta per una realtà che in città ha garantito ottanta posti di lavoro spinta dalle parole di Papa Francesco.

“Non abbiamo ancora avuto contatti con la Prefettura – ha spiegato don Palei -. Caritas c’era prima dell’emergenza e ci sarà anche in futuro. Il cammino di carità è per i poveri in ogni sua forma. In questo caso avendo aderito al bando prefettizio abbiamo seguito il cammino di accoglienza. I ‘famosi’ 35 euro hanno sempre corrisposto a una serie di servizi che il bando prefettizio ha sempre richiesto. Con questa copertura due euro e cinquanta rimanevano ai ragazzi con il resto abbiamo sempre provveduto a: cure mediche, assistenza psicologica, cibo, alloggio, servizi igienici, istruzione e mediazione culturale. Questa è l’istantanea”.

“In virtù del fatto – ha proseguito don Palei – del taglio di denari anche le stesse richieste del bando prefettizio verranno mitigate e riviste in base alla cifra dei 20 euro messi a disposizione. Va tenuto in conto che come Caritas abbiamo dato lavoro a 80 persone impegnate nella sola accoglienza ai migranti. E’ stata una nostra scelta e che ha permesso a noi, come Caritas, di rispondere al bando che richiedeva del personale presente e al contempo abbiamo massimizzato questa presenza per poter offrire anche un’opportunità di lavoro. Tutto il sistema dovrà essere commisurato con le nuove disponibilità economiche e non sappiamo ancora quali saranno i paletti imposti dal nuovo decreto. Di conseguenza quello che stabilirà la prefettura”.

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