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"si può fare!"

"In sei mesi e con uno studio si possono salvare gli oss di Asl"

L?idea è maturata ed è stata confermata ieri sera alla riunione che si è tenuta in Via Firenze.

Incontro alla Mediateca regionale sul futuro degli oss

Una soluzione c’è per i 158 Oss che rischiano il posto di lavoro. Serviranno uno studio approfondito e dieci punti, dettagliati, per arrivare alla costituzione di una società in house che darebbe le garanzie a lavoratori e lavoratrici. Tutto però è in mano alla Regione.
E’ quanto emerso, ieri, nel corso dell’incontro sulla vicenda degli oss della Spezia, alla mediateca di Via Firenze, al quale hanno partecipato sindacati e politici di sinistra e centrosinistra: Francesco Battistini Linea Condivisa – Italia in Comune, Massimo Caratozzolo Per la nostra città , Juri Michelucci e Federica Pecunia Italia viva, Dina Nobili, Marco Raffaelli, Luca Erba Partito democratico , Lorenzo Forcieri AvantInsieme – Rete Civica Ligure, Paolo Mione Sarzana per Sarzana – Rete Civica Ligure, Andrea Licari Primavera Borghettina – È viva, Luigi Liguori La Spezia bella forte unita, Guido Melley e Roberto Centi LeAli a Spezia, Paolo Manfredini Partito Socialista Italiano, Andrea Fantini Italia in Comune, Francesco Spinetti e Emiliano Quaretti Cittadini in Comune Follo Francesco Pietrobono e Francesco Zanardi Beverino in Comune, Massimo Lombardi Spezia bene comune – Rifondazione comunista , Fabio Carassale Porto Venere Bene Comune – Partito comunista italiano.
L’assemblea è stata partecipata, almeno 200 i presenti, e in una nota congiunta i partecipanti hanno sottolineato: “Questa la premessa con la quale si e’ svolta l’assemblea sull’internalizzazione del servizio degli Oss all’interno dell’Asl 5, operazione che non può essere attuata mediante una procedura concorsuale che rischia di lasciare senza lavoro tanti, tantissimi lavoratori spezzini che da anni lavorano con serietà e dedizione all’interno dei nostri reparti ospedalieri”.
“A questo incontro – si legge in una nota -erano state invitate il Commissario di ASL5, D.ssa Troiano, che ha declinato l’invito per impegni istituzionali, e l’Assessore regionale Viale, che, in assenza di comunicazione, e’ stata comunque “presente” attraverso il filmato della sua risposta, in Consiglio Regionale, sul tema. Sono mesi che a Genova come alla Spezia ci stiamo battendo contro la colpevole inerzia di questa Giunta regionale e che abbiamo contestato l’irresponsabilita’, appunto, dell’Ass. Viale nell’aver rinviato la ricerca di una soluzione per la tutela di questi lavoratori: come per l’ospedale del Felettino anche per la vertenza Oss questa Giunta regionale ha lasciato marcire tutto combinando dei disastri”.
“Abbiamo condiviso e riconosciuto che i sindacati hanno cercato in tutti i modi di affrontare la vertenza, ma ora è il momento di avanzare una proposta che può – e deve- dare una risposta definitiva per la stabilizzazione dei 158 Oss -si legge nella nota -. Ieri l’occasione di questa pubblica assemblea sul tema, che ha visto alla Mediateca di via Firenze la partecipazione di tanti lavoratori e cittadini, in cui abbiamo presentato la soluzione che prevede la possibilità che Alisa ed Asl 5, dietro input della Regione, effettuino uno studio serio ed approfondito sia sul piano tecnico-giuridico che su quello economico- finanziario per la costituzione di un’azienda totalmente pubblica, che possa ottenere l’affidamento dei servizi socio- sanitari in house previo assorbimento al proprio interno dei 158 Oss attualmente impegnati nel servizio oggi gestito da Coopservice in subappalto da Asl 5. Abbiamo anche illustrato la fattibilità del percorso che si può articolare in 10 step nell’arco dei prossimi 6 mesi”.
“Si tratta di una proposta seria – si legge in una nota -che merita essere presa in considerazione dalle rappresentanze sindacali tutte e dai lavoratori ed inoltre da tutte le forze politiche sia di centrodestra, che governano Regione, Provincia e Comune, sia di centrosinistra del nostro territorio. Noi ci stiamo mettendo la faccia, il cuore ed anche la testa per individuare una soluzione: ora tocca alle istituzioni, al Sindaco Peracchini ed alla maggioranza del Comune capoluogo, e soprattutto al Presidente Toti, all’Ass. Viale ed alla loro maggioranza in Regione non tradire le legittime aspettative di tanti lavoratori che lottano per il loro posto di lavoro”.

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