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Il report

"Il 34% degli utenti che si sono sottoposti ai controlli era iperteso"

Primi risultati dalle Giornate spezzine della prevenzione 2018 a SpeziaExpo'.

Giornate spezzine della prevenzione 2018

Con la giornata di San Giuseppe si sono concluse le giornate dedicate alla prevenzione organizzate dal network “BenEssere…in movimento” e che, come ormai consuetudine, si sono svolte all’interno di uno stand appositamente allestito a cura di Promoeventi. “A poche ore di distanza dalla chiusura dello stand – riferisce il dottor Gian Pietro Montanari, coordinatore del network – siamo in grado di fare un bilancio delle tre giornate: complessivamente hanno visitato lo stand 254 persone con prevalenza del sesso femminile (54%-46%), che quindi nel caso specifico si è dimostrato più sensibile alla prevenzione. L’età media si è attestata a 63,6 anni in linea e, con quanto fortemente richiesto dagli organizzatori, solo il 20% dei visitatori erano portatori di patologie pregresse. Parametri chimico-clinici sostanzialmente nella media, sono stati rilevati alcuni valori di colesterolo elevati in circa il 3% del campione, il 20% era diabetico, il 34% iperteso, il 12% ha presentato valori di IMC (indice di massa corporea) tra 26 e 30 (pari a sovrappeso); il 14% ha presentato un giro vita oltre i valori normali.

Nelle giornate del 17 e 18 marzo sono stati effettuati esami ecografici della carotide e del rene nel 36% dei visitatori;
per quanto riguarda la giornata dedicata all’ictus, al 37% dei visitatori sono stati rilevati alcuni casi di stenosi della carotide (al di sotto del 20%); per quel che concerne invece la giornata dedicata all’insufficienza renale (18 marzo), il 50% dei visitatori sono stati sottoposti ad ecografia renale e sono state state evidenziate cisti renali nel 15%, mentre il 22% di essi sarà da ricontrollare. Per quanto riguarda la giornata del 19 marzo, dedicata al cuore, i visitatori sono stati sottoposti ad alcune valutazioni che, inserite in un particolare algoritmo, calcolava la probabilità di contrarre una patologia cardiovascolare nei prossimi dieci anni: per tre utenti si sono evidenziate patologie cardiache già presenti e non conosciute dai portatori. Un dato curioso è emerso dall’analisi dei dati rilevati dal documento che i cardiologi hanno utilizzato nella giornata: nessun fumatore era presente tra gli intervistati.

In conclusione è d’obbligo ringraziare l’Asl5, i medici, gli infermieri, gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica ed i volontari che hanno consentito lo svolgimento di queste attività. I dati emersi forniscono uno stimolo ulteriore per proseguire le attività di prevenzione delle patologie cardiovascolari, dismetaboliche e renali, con risvolti positivi non solo per la salute della comunità, ma anche economici. Infatti la possibilità di ritardare l’insorgenza di tali patologie comporta una riduzione della spesa in grado di liberare risorse da investire in attività di prevenzione in grado così di svolgersi con più continuità rispetto al presente che impatta con una mancata educazione alla prevenzione della popolazione”.

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