La Spezia - “Tra pochi giorni scadono i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso per oss alla Spezia e ancora non abbiamo ricevuto riscontro sul quesito inviato da Alisa al Ministero in merito ai punteggi attribuibili a chi ha prestato servizio presso strutture pubbliche. Intendiamo quindi sollecitare una risposta urgente poiché vogliamo ricordare a Regione, Ministero ed alla politica tutta che c’è in ballo il futuro lavorativo di 158 persone". E' quanto si legge in una nota di Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uil Trasporti e Fials che proseguono: "Vogliamo inoltre ricordare a chi in queste ore, attraverso strampalate note stampa, accusa genericamente i sindacati di non ben precisate connivenze con la politica allo scopo di danneggiare i lavoratori, che attaccare immotivatamente i sindacati stessi ha il solo effetto di dividere i lavoratori e non porta alcuna soluzione. Esattamente il contrario dello spirito sindacale, delle ragioni dell’esistenza stessa dei sindacati. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di tutelare tutti i posti di lavoro e per noi parlano le iniziative messe in campo, non nelle ultime settimane per avere un po’ di visibilità, ma nel corso degli anni".
"Abbiamo organizzato presidi in consiglio regionale - ribadiscono le delegazioni sindacali -, sotto l'ospedale, scioperi. Effettuato incontri con il prefetto e coinvolto tutti gli attori politici di livello locale e nazionale per ottenere ogni garanzia possibile in tutela degli oss spezzini. Non è il sindacato che definisce le regole degli appalti, delle internalizzazioni dei servizi pubblici e non è il sindacato che ha il potere di modificare la Costituzione Italiana. Nonostante questo si sono tentate tutte le strade possibili, chiedendo più volte alla Regione che si esplorassero tutte le soluzioni giuridicamente sostenibili per evitare il concorso per gli oss in servizio presso Coopservice e che si effettuasse eventualmente il concorso per aumentare la dotazione organica oltre i numeri del solo appalto. In questo momento non ci interessano i processi storici nè le polemiche ma ottenere risposte nell'interesse dei lavoratori".
"Chi ha latitato in questi anni non ha certamente commesso errori, ma neppure si è interessato di tutelare lavoratori e posti di lavoro - concludono-. Criticare ora è sicuramente più semplice che tentare fino all’ultimo di trovare una soluzione. E se qualcuno ha una soluzione credibile da proporre, giuridicamente fondata, siamo ben disposti a sostenerla e ci domandiamo perché non la si sia tirata fuori prima.”