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Al Piola è mancato l’approccio mentale. E non solo…

L'analisi tecnica di Corrado Colombo.

Corrado Colombo

E sì signori, la dura legge dell’ex. Anche sabato come nel turno precedente, l’ex ha fatto la differenza. Marco Sansovini ha sfornato una prestazione fatta di corsa, grinta, cuore, determinazione, diverse giocate di qualità e soprattutto gol….tutte caratteristiche che purtroppo sono mancate allo Spezia. L’emblema di tutto ciò e’ stato lo scatto con cui l’ex capitano al 93′ ha bruciato Lisuzzo dimostrando tutta la sua cattiveria e voglia di vincere. Le squadre sono partite con un 4-3-3, un modulo che permetteva ai due registi, da una parte Buzzegoli e dall’altra Gentsoglou, di fare gioco. ‘Buba’ si è dimostrato più attivo e aggressivo sia in fase di possesso palla facendo ripartire l’azione sia soprattutto in fase di non possesso dove, essendo coperto da Laner e Farago’, poteva andare ad attaccare tranquillamente Gentsoglou limitando il suo raggio d’azione.

Lo Spezia dal canto suo agiva prevalentemente sulla corsia di destra dove Baldanzeddu andava al cross, non sempre preciso. L’azione del vantaggio del Novara dimostra la mancanza di attenzione della difesa spezzina: Migliore perde la marcatura su Sansovini che a sua volta anticipa Ferrari messo a zona per coprire il primo palo. Nonostante tutto lo Spezia ha avuto tre grandissime occasioni per segnare: due con Giannetti e una con Lisuzzo. Una squadra che con una vittoria si sarebbe portata a 3 punti dal secondo posto non può permettersi di sbagliare l’approccio mentale alla partita soprattutto dopo che nel turno precedente aveva perso due punti con un gol, anzi un eurogol, nei minuti di recupero, in superiorità numerica.

Con un approccio mentale giusto e forse un assetto tattico diverso sabato lo Spezia sarebbe uscito dal “Piola” con tre punti. Nel secondo tempo Mangia dopo pochi minuti ridisegna la squadra e passa al 4-4-2 o 4-2-4 inserendo due esterni offensivi mentre il Novara si limita a difendersi con un 4-1-4-1 o 4-5-1 puntando sulle ripartenze dell’imprendibile Sansovini. Anche il secondo gol dimostra la poco cattiveria e attenzione: Gonzalez va al tiro in area in mezzo a tre difensori spezzini: Leali non trattiene una palla abbastanza semplice e Farago’ arriva prima di Baldanzeddu.

Sabato ho visto Schiattarella cambiare quattro ruoli: partito come esterno alto a sinistra nel 4-3-3 poi si inverte con Giannetti, a inizio secondo tempo fa la mezz’ala sinistra nel centrocampo a tre per finire poi in mezzo al campo in in centrocampo a due. Questa cosa mi lascia un po’ dubbioso visto che il capitano e’ reduce da un’annata strepitosa da esterno destro nel 3-5-2 di Davide Nicola. Ora bisogna mettere da parte questa sconfitta, capire gli errori e ripartire alla grande: venerdì arriva il Pescara rigenerato da Cosmi, ci sono ancora 14 partite e tutto e’possibile: il sogno di vedere lo Spezia in A e’ sempre vivo…il Picco si farà trovare pronto come sempre.
Avanti Aquile!