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Il sabato del Miraggio

Facce da… spezzini

Import 2018

Cosa vuol dire avere una faccia da… spezzino? Vuol dire avere un’espressione che va dall’ironico al sardonico, dal serio al serioso: tutto ciò, insomma, che racchiude una personalità sfaccettata e per questo difficile da decifrare.
Non esiste lo spezzino-tipo eppure la gran parte degli sprugolini mostra senza volerlo i caratteri tipici di gente che pur avvezza alla fatica e alla rinuncia, quando può non si fa mancare nulla. Quando può e anche… quando non può. Sì, perché lo spezzino medio (non diciamo lo spezzino-tipo per non proporre improbabili prototipi), dopo aver vissuto tra fatiche e speranze per un futuro migliore, ha scelto di godersic la vita per quel che la vita (cioè il portafogli) gli permette.
E fin qui nulla di male. Il problema viene fuori quando qualcuno guarda l’obiettivo dimenticando la strada da fare per raggiungerlo. In parole povere, lo spezzino decide di andare in vacanza alle Seychelles e non ci dorme finché non realizza il suo sogno. Sogno comprensibile, certo, ma che spesso deve fare i conti con una realtà meno piacevole, per cui invece di rinunciare si cercano (e si trovano) vie non sempre praticabili con il mezzo più semplice, quello del buon senso e del limite. Qui, infatti, non si tratta soltanto di fare qualche piccolo sacrificio ma di esporsi in misura a volte pericolosa e rischiosa. Basterebbe cioè fare bene i conti e cercare eventualmente alternative alle proprie “esigenze” per imboccare una strada magari meno piacevole ma più accettabile per le proprie finanze e, perché, per la propria pace familiare.
Cosa passa, invece, per la testa di certi personaggi (senza dimenticare compagni di vita non meno responsabili di certe scelte) che non soppesano pro e contro quando si propongono certi obiettivi a fanno di tutto per raggiungerli? Sarebbe molto meglio limitare certi orizzonti e procedere con passo più controllato verso una meta qualsivoglia.
Non è infatti solo il divertimento e la bella vita quello che lo spezzino medio cerca per se stesso come obiettivo immediato. Ci sono anche problemi più concreti, legati alla vita di ogni giorno – dalla casa al lavoro, alle esigenze dei rapporti interpersonali – che incidono in misura notevole sulla qualità della vita. E qui si innestano problemi di natura etica, oltre che economica, per i quali non basta tener conto di entrate ed uscite nel bilancio familiare. In questi casi bisognerebbe prima farsi un esame di coscienza e poi proporre e proporsi obiettivi da raggiungere in un arco temporale che potrebbe essere breve o lungo a seconda delle disponibilità e delle esigenze di ciascuno.
Spesso, però, sentiamo raccontare storie al limite dell’incredibile. Di gente che non rinuncia alla vacanza facile (e costosa) ma si dimentica di pagare il conto presso il negoziante di fiducia (che, a quel punto, di fiducia comincia ad averne meno…). Gente che avverte come irrinunciabile un certo status mentale prima che sociale e che farebbe bene, invece, a guardarsi allo specchio prima di agire. E lì scoprirebbe, forse, di avere davvero una faccia da… spezzino!