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Il Cielo sopra La Spezia

Pasqua 2008, Vola, Colomba bianca vola.Cds, no war

editoriale

La colomba è uno dei simboli della Pasqua.
Non solo quella dolce, soffice, ricoperta di zucchero glassato.

La colomba bianca, che tiene saldo nel becco un ramoscello d’ulivo.

Il simbolo della Pace.

In questi giorni, nel nostro mondo si combattono 27 guerre.

Altri venti di guerra stanno cominciando soffiare a poche centinaia di chilometri ad Est, nelle terre balcaniche.
In Tibet l’esercito cinese sta massacrando i monaci buddisti ed un intero popolo, mentre a Pechino si preparano le coreografie per i Giochi Olimpici.
Nella striscia di Gaza la situazione è sempre e comunque sull’orlo del baratro, le soluzioni perse tra le cene di gala delle diplomazie internazionali.
In Iraq la democrazia occidentale sta crescendo a vista d’occhio, così come il prezzo mondiale del petrolio. Lo sappiamo tutti. Gli unici che non lo sanno sono proprio gli iracheni. Troppo impegnati a sopravvivere, un giorno sì e l’altro pure. Quando si deve fuggire da un rastrellamento americano o da un’autobomba, il diritto di voto ed il pieno di benzina non sono davvero le priorità del momento.

In Italia siamo nel pieno della campagna elettorale, ed il tema della Pace è praticamente scomparso dalla discussione politica.

Nel frattempo, in Afghanistan si continua a morire per una guerra reale che continuiamo a fare finta che non esista.

Nel frattempo, il processo per i fatti del G8 alla caserma di Bolzaneto accusa un deficit di parole: non esiste nel nostro ordinamento giuridico il reato di tortura.
Bisogna inventarsi un’altra definizione, sostituire quella parola con altre parole.
E, invertendo l’ordine dei fattori, il risultato finale cambia eccome.

Per fortuna, negli occhi, nella mente e nel cuore delle persone per bene la consapevolezza ancora esiste. Così come la memoria.

Buona Pasqua a tutti.

Pubblichiamo la lista delle guerre attualmente in corso.

Fonte: Peace Reporter
http://www.peacereporter.net/default.php

Come data d’inizio dei singoli conflitti si sono prese in considerazione quelle in cui ha avuto inizio la fase storica attuale del conflitto. Molte delle guerre qui elencate sono, infatti, iniziate molti anni prima, ma con caratteristiche completamente differenti dalle attuali (altri belligeranti, altra natura del conflitto, ecc.)
Il bilancio delle vittime è ricavato da fonti di stampa internazionali e da fonti documentali di istituti indipendenti. Sono state escluse fonti ‘di parte’. Molte delle cifre che abbiamo riportato sono approssimate per difetto, perché la maggior parte delle vittime (soprattutto civili) spesso sfuggono ad ogni conteggio.

Medio Oriente
1. Iraq 125.000 morti dal 2003
2. Israele-Palestina 6.000 morti dal 2000
3. Turchia (Kurdistan) 40.600 morti dal 1984

Asia
4. Afghanistan 32.000 morti dal 2001
5. Pakistan (Waziristan) 6.300 dal 2004
6. Pakistan (Balucistan) 1.000 morti dal 2004
7. Sri Lanka 72.000 morti dal 1983
8. India (Kashmir) 65.000 morti dal 1989
9. India (Naxaliti) 6.600 morti dal 1980
10. India (Nordest) 51.000 morti dal 1979
11. Birmania (Karen) 30.000 morti dal 1948
12. Thailandia 2.800 morti dal 2004
13. Filippine (Mindanao) 70.200 morti dal 1984
14. Filippine (Npa) 40.200 morti dal 1969

Africa
15. Algeria 150.300 morti dal 1992
16. Sudan (Darfur) 300.000 morti dal 2003
17. Ciad 2.000 morti dal 2005
19. Rep.Centrafricana 2.000 morti dal 2003
20. Nigeria 14.300 morti dal 1994
21. R.D.Congo (Kivu) 3.000 morti dal 2004
22. Uganda 100.000 morti dal 1987
23. Kenya 1.000 morti dal 2007
24. Somalia 6.000 morti dal 2006
25. Etiopia (Ogaden) 4.000 morti dal 1994

Europa
26. Russia (Cecenia) 240 mila morti dal 1994

America Latina
27. Colombia 300.000 morti dal 1964

Marco Ursano