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Politica

Fiore (Possibile): “Lerici buia, manutenzione nulla. E che fine ha fatto la smart city?”

Il Comune di Lerici

“È trascorso circa un anno (era il febbraio del 2016) da quando l’assessore ai Lavori pubblici Marco Russo annunciava alla stampa l’avvenuta acquisizione degli impianti da Enel Sole (percorso iniziato con l’amministrazione Fresco e ripreso da quella di cui ho fatto parte che ha lavorato, grazie allo sforzo dell’Ufficio Lavori pubblici, sullo stato di consistenza, sulla valutazione degli impianti e, politicamente, non senza difficoltà, sul braccio di ferro, vinto, con Enel Sole)”. Michele Fiore, ex assessore ai Lavori pubblici ed esponente di Possibile, interviene così, accusando l’amministrazione comunale lericina di non occuparsi a sufficienza della manutenzione degli impianti di illuminazione.
“A gennaio dello scorso anno, dunque, si formalizzava l’acquisizione degli impianti e l’assessore Russo, maldestramente, provava ad intestarsi il progetto di Smart City al quale, nel corso del mio anno di mandato da assessore, abbiamo lavorato moltissimo, grazie anche all’apporto dei nostri consulenti della Energy System e al sostegno di tutta la giunta che ha creduto ed investito in un progetto così innovativo e lungimirante. Quando la giunta Caluri è caduta – ricorda Fiore – esisteva già una bozza di progetto (la conservo io stesso) e sarebbe bastato assai poco per redigere il bando di gara.
Secondo i calcoli fatti con Energy System all’epoca, nel 2017 si sarebbe dovuto raggiungere l’obiettivo della totale riqualificazione dei 2.149 punti luce del nostro Comune e di trasformare la rete elettrica in una rete di trasporto dati con impianti utilizzabili per i servizi più vari: wi-fi, gestione traffico,videosorveglianza, ricarica veicoli, meteo, informazione e promozione del territorio: di fare, insomma, di Lerici una città intelligente, in linea con gli standard Europei.
Un anno fa Russo dichiarava che a febbraio (2016) il progetto sarebbe stato ultimato e che subito dopo sarebbe stato redatto e pubblicato il bando di gara entro la primavera (2016): “Il progetto sarà pronto entro la fine di febbraio. Poi lo esamineremo e produrremo eventuali osservazioni. Nel corso della primavera, infine, sarà pronto il bando” dichiarava, sicuro.
Peccato che non si sia visto né progetto né bando e, in generale, si veda assai poco nel nostro Comune dato che la rete di illuminazione pubblica, oggetto di una manutenzione pressoché nulla, in molte zone del Comune non funziona nemmeno per sbaglio.
Non è affatto raro imbattersi in residenti, anche anziane e in turisti che, soprattutto nel centro storico di San Terenzo, debbano farsi luce con torce e/o cellulari con tutti i rischi connessi per la propria incolumità personale.
Chiedo quindi a Russo che cosa abbia intenzione di fare con la Smart City: visto che si è voluto intestare (come costume di questa Amm.ne) un progetto non suo, per lo meno che lo porti avanti.
Se, invece, l’amministrazione ha cambiato idea e vuole rottamarlo, che presenti al consiglio comunale, ai Comitati di Frazione, ai cittadini un progetto di riqualificazione complessiva dei punti luce del Comune e un piano di manutenzione straordinaria che aggredisca immediatamente una problematica, quale è quella della pubblica illuminazione, colpevolmente sottovalutata dagli amministratori attuali.
Ciò che sicuramente non ci possiamo permettere è che questa amministrazione resti con le mani in mano, faccia dei grandi discorsi e della sterile propaganda, affidi incarichi allo scopo di prendere tempo, gettando dalla finestra qualche migliaio di euro per volta, si occupi di massimi sistemi e tradisca clamorosamente, come in questo caso, gli impegni che assume pubblicamente”.

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