“Chi ha lavorato con le ditte dei soci privati era assunto con contratti a chiamata e la prossima stagione troverà lavoro con i nuovi concessionari come è accaduto ogni anno e accadrà in futuro. E come accade nelle gestioni di arenili in tutta Italia. Lo smontaggio delle strutture è stato imposto dalla Capitaneria di Porto perché nel periodo invernale non sono autorizzate. Probabilmente in precedenza, visto il regime di discrezionalità che vigeva, per i soci Lerici Mare non era necessario chiedere autorizzazioni. Il Comandante della Capitaneria di Porto Ciardiello è, purtroppo per loro, poco propenso alla discrezionalità”. Dalle colonne di Facebook, il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, torna sulla questione Lerici Mare, la partecipata comunale che l’attuale amministrazione ha sciolto dopo un’esistenza ventennale, aprendo la strada all’affidamento delle spiagge tramite bando. Parole che provano inoltre a far luce sullo smontaggio delle strutture balneari lericine, notato da tutti i cittadini.
Nel suo intervento social, Paoletti precisa che “il Comune oggi ha meso in mora la Lerici Mare perchè non pagava i canoni di concessione proprio perché i soci privati per anni non hanno affrontato nemmeno tale spesa. Per il fatto che il Comune ha rinuciato agli utili sociali, i soci privati, dal 2007, avrebbero dovuto versare un forfettario di 50mila annui iva compresa alla Società, così da conferirli al Comune, oltre ad euro 5mila annui da versare al Centro per disabili Antares. Oggi i soci privati hanno un debito di circa 100mila euro verso la Lerici Mare e di 10mila verso il centro disabili Antares”.
Il primo cittadino tocca anche il tema della spiaggia di Fiascherino (quella del bunker). “La spiaggia di Fiascherino, questa estate – scrive -, è stata messa in sicurezza (bagnini) e pulita a spese della Lerici Mare e i soci privati si sono rifiutati di contribuire. La stessa spiaggia era gestita da un ‘socio’ che aveva acquistato una quota della Lerici Mare vendutagli illegittimamente da uno tra quelli che aveva vinto il Bando Pubblico. Ovviamente dopo che questa Amministrazione gli ha fatto capire che tale acquisto era illegittimo ha lasciato la spiaggia. Praticamente aveva comprato la Fontana di Trevi, Totà docet”.