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Politica

"Non può essere sindaco di Sesta o rappresentante escursionisti a decidere per Lerici"

Parco di Montemarcello, Magra e Vara, intervento del sindaco di Lerici Leonardo Paoletti.

Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici

Il Parco non è astrazione, il Parco è ad esempio il recupero del Portesone.
Pratica sulla quale il Comune di Lerici da due anni a questa parte ha, per la prima volta, lavorato con determinazione.
Nel corso del primo incontro col Consiglio del Parco (chiesto dal Sindaco) ci siamo resi conto che in dieci anni nemmeno si era affrontata l’interpretazione della norma che disciplina il c.d. Nucleo del Portesone.
Eppure da anni ci sarebbero le risorse per addivenire al recupero di un bene di valore testimoniale assoluto che stiamo perdendo nell’assoluto generale disinterersse (salvo che in periodo elettorale).
Nel corso dell’incontro tecnico/politico il Comune si è preso carico di disegnare il percorso per giungere alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma previsto dall’art. 13.5 del Programma di Recupero.
Ciò è stato fatto e oggi, grazie alla propulsione data dal Comune di Lerici, la proprietà ha presentato ai tecnici del Comune e del Parco, il 10 febbraio, il progetto architettonico unitario necessario a formulare lo schema di accordo in forza del quale andare poi ad approvare i progetti di recupero del Portesone.
Ora la palla passa agli organi del Parco di Montemarcello.
Ho preso il tempo.
Vedremo così, in concreto, se mantenere in piedi il Parco ha ancora senso.
Sempre che abbia un senso che a decidere sul recupero del Portesone sia il Sindaco di Sesta Godano, il rappresentante degli escursionisti e degli agricoltori e non il Sindaco di Lerici.
I noti politicanti locali non hanno perso tempo a utilizzare la questione Parco di Montemarcello per fini elettorali.
Radicalizzazione e personalizzazione delle posizioni, parole in libertà paventando cementificazione e speculazione.
Chi oggi dice di temere la destra delle speculazioni è proprio chi, con Fresco, rappresenta il “partito” del cemento che storicamente ha compiuto a Lerici le più grosse “nefandezze”.
Ricordo, tra le tante, il regalo della Venere Azzurra ai privati che ne hanno fatto carne di porco; il “partito” che lavorava sommessamente per la sopraelevazione del Colombo e che ha regalato milioni di euro ai gestori delle spiagge togliendo risorse indispensabili, per fare un esempio, alla messa in sicurezza della Marinella e delle spiaggette di San Giorgio.
Si scusino per quello che hanno fatto a Lerici. Si scusino per quello che non hanno fatto al Parco di Montemarcello ridotto a mero strumento delle segreterie di partito, lontano dagli interessi del territorio e della gente.
Ognuno è rappresentato dalla propria storia e la storia di certi politici parla chiaro.

Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici

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