Golfo dei Poeti - Trenta chilometri di interventi sui sentieri di Porto Venere e alle Cinque Terre, valorizzazione dei collegamenti e pulizia. Ecco un aggiornamento sulle reti sentieristiche più amate del territorio.
"Il sito Unesco Cinque Terre, Porto Venere che comprende anche Palmaria, Tino e Tinetto vanta una capillare rete sentieristica, testimonianza vivente di una modalità tradizionale di accedere, attraversare e conoscere il territorio ed il suo mosaico di valori culturali e naturalistici - si legge in una nota che prosegue -. L’esperienza del camminare su antiche vie di comunicazione, attraversando e lasciandosi attraversare dalla ricchezza di ambienti e di testimonianze storiche, consente un’esperienza fisica ed emotiva, utile per comprendere a pieno i valori del sito Une-sco e della sua Buffer Zone, area di rispetto a garanzia di un ulteriore livello di tute-la, rappresentata anche da i Comuni di Beverino e Riccò del Golfo, oltre ad ampie porzioni di territorio dei Comuni della Spezia, Levanto, Pignone e della frazione delle Grazie di Porto Venere".
"L’Ufficio del Sito Unesco - si legge ancora -, proprio con l’obiettivo di accrescere il senso di appartenenza dei Comuni della Buffer Zone a questo straordinario pae-saggio culturale, e migliorarne l’accessibilità, ha portato a compimento un progetto di riqualificazione dei principali itinerari escursionistici di collegamento con l’Alta Via delle Cinque Terre, percorso di crinale da Porto Venere a Levanto".
"Grazie all’iniziativa - prosegue la nota - Valorizzazione dei collegamenti tra Buffer e Core Zone: pulizia dei sentieri di accesso, finanziato ai sensi della L. 77/2006, sono stati realizzati interventi diffusi di pulizia e sfalcio per circa 35 km di sentieri, anche nella prospettiva di promuovere una fruizione alternativa ai percorsi di costa, oggetto di flussi turistici importanti".
I lavori di manutenzione, realizzati nei mesi di ottobre e novembre scorsi, si sono concentrati sui percorsi perpendicolari al sentiero Alta Via della Cinque Terre (AV5T) che, ad una quota di circa 600 metri slm, permettono di raggiungere tutti i Comuni delle Cinque Terre e quelli della buffer zone: n. 504 Pegazzano – Biassa – S.Antonio – Schiara; n. 507 Vernazza – S.Bernardino – Cigoletta – Casella - Riccò del Golfo; n. 551 Casale – Foce di S.Antonio; n. 555 Madonna del Trezzo – Corva-ra – Prato di Corno; n. 558 Pian di Barca – Madonna del Trezzo – Pignone – M. Martinasca – M. Crocettola.
"Il sentiero rappresenta il più importante elemento di connessione tra i territori ap-partenenti al Sito Unesco e alla sua Buffer zone che, insieme, concorrono alla sal-vaguardia di questo straordinario patrimonio paesaggistico - Dichiara Donatella Bianchi, Site manager del Sito Unesco - ed è al contempo strumento di cono-scenza ma anche di controllo e di presidio del territorio oltre che palestra per il be-nessere psicofisico di chi lo percorre. Preservare una tale testimonianza dei rap-porti storici tra gli insediamenti e oggi luogo di scoperta, contatto con la natura e in-frastruttura essenziale allo sviluppo di un turismo sostenibile, è nostro dovere - conclude la Site manager - e la rete escursionistica di collegamento tra l’Alta Via delle Cinque Terre e la sua zona cuscinetto, è la candidata ideale per stimolare quel comune senso di appartenenza, essenziale per rendere ancora più efficaci le azioni di tutela e valorizzazione".