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Prima sula nata in Italia, nel Parco di Porto Venere

Dopo anni di nidificazione 'sterile' la cova da parte dei genitori ha portato alla schiusa di un uovo. La soddisfazione di Legambiente e Lipu.

Il piccolo di sula nel suo nido

Alcuni mesi fa il Comune di Porto Venere, ente gestore del Parco naturale regionale, e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) hanno avviato il “Progetto Sula”.
Da alcuni anni infatti un piccolo gruppetto di Sule (Morus bassanus) ha scelto come sito di nidificazione le baie delle Grazie e di Porto Venere. Quest’anno finalmente la natura è riuscita a fare il suo corso, non disturbata dall’uomo, e una coppia di Sule ha portato a termine la cova di un uovo che si è schiuso proprio in questi giorni.
“Ricordiamo che l’evento, di per sé meraviglioso, è di estrema importanza perché è la prima volta che in Italia si assiste alla nascita di un piccolo di sula – commenta il sindaco Massimo Nardini -. Dobbiamo ringraziare innanzitutto il proprietario della barca che ha capito l’importanza dell’evento e ha lasciato indisturbata la cova della coppia, rinunciando all’utilizzo del natante”.
Da oggi le operazioni di monitoraggio verranno incrementate grazie al supporto fornito dalle Guardie ecologiche volontarie della Provincia: la responsabilità non è poca e l’evento è davvero eccezionale. Il Parco rivolge un sentito ringraziamento anche alla Lipu della Spezia che si è resa disponibile ad aiutare a ricompensare il proprietario della barca che avrà a sua disposizione un mezzo sostitutivo lasciando così alle sule il tempo necessario per lo svezzamento del piccolo.

Quello di Porto Venere è, come detto, il primo caso documentato in Italia in cui si verifica una nidificazione seguita dalla schiusa di una sula, uccello atlantico che usualmente nidifica nelle isole a nord dell’Inghilterra e generalmente staziona negli oceani.
“La nostra soddisfazione è tanta e tale – commentano Legambiente e Lipu – perché è da almeno otto anni che avvistiamo prima uno, poi due e poi addirittura tre esemplari. Questi uccelli hanno rischiato l’estinzione a causa dell’uomo, e forse ora si comincia a intravvedere un’inversione di tendenza”.
“Il nido – proseguono le due associazioni – è visibile da terra, e raccomandiamo di non avvicinare gli animali in nessun modo per non mettere a repentaglio il piccolo. Il nostro plauso – concludono – va al Parco Regionale di Porto Venere, Ispra e Gev che hanno gestito questa situazione in modo esemplare. Inoltre vogliamo pubblicamente ringraziare il proprietario dell’imbarcazione che ha rinunciato temporaneamente all’uso della stessa per non creare disturbo alle sule in cova . Nella giornata mondiale della biodiversità la nascita della prima sula in Italia è un segnale che deve far riflettere sull’importanza della tutela ambientale delle aree protette e di tutte le zone umide che danno ristoro e sosta ai molti uccelli che coprono distanze immense”.

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