LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Isola e polemiche

Palmaria, scintille tra Mangia Trekking e No Masterplan

L'associazione dell'alpinismo lento: "Forse i danni al patrimonio li fanno quelli che si oppongono a ogni forma di valorizzazione". La replica: "Insinuazioni inaccettabili".

Danni sulla Palmaria rilevati da Mangia Trekking

L’associazione Mangia Trekking è tornata sull’Isola Palmaria per porre rimedio a una serie di danni al patrimonio pubblico. “Anche in questi giorni – spiegano dal sodalizio escursionistico -, Roberto, Giorgio, Paolo, Giuliano e Pierangelo, hanno provveduto prontamente a ricostruire e riposizionare diverse tabelle indicatrici di sentiero asportate ed a rimettere in opera una bacheca illustrativa divelta e gettata nella vegetazione. Non ancora avevano terminato le lavorazioni che già erano stati riscontrati altri danni al patrimonio pubblico. Così l’associazione, si interroga, circa quali motivazioni, mentre si parla di Masterplan e progetti di sviluppo dell’isola, generino azioni mirate ad affrancare un’immagine degradata ad uno dei principali patrimoni di bellezza e naturalità della Palmaria: i suoi sentieri. Eppure chi è solito praticare sentieri sa bene che in nessun altro luogo vi è una rete sentieristica altrettanto bella e ben tenuta. Forse questi decisi aggressori del patrimonio pubblico, che dovrebbero essere forse perseguiti per legge, sono coloro che si oppongono ad ogni forma di valorizzazione e sviluppo dell’isola”.

Una chiusura che non è sfuggita al gruppo ‘Palmaria SI Masterplan NO!’, che in una nota risponde a Mangia Trekking “Non accettiamo insinuazioni di questo tipo, tanto meno se pubblicate su media e giornali – dicono i referenti del Movimento -. Mangia Trekking svolge un’opera apprezzabile e riteniamo che rientri tra i suoi compiti quello della cura della Palmaria e dei suoi sentieri, per altro oggetto di apposita convenzione con il Comune, e non certo quello di adoperarsi in insinuazioni immotivate e poco costruttive verso non ben identificati ‘oppositori’, che hanno l’unica colpa di criticare il Masterplan e le sue potenziali derive. Riteniamo che tali critiche dovrebbero essere rivolte invece all’amministrazione che, ancora una volta, si rivela inadeguata nel proteggere il proprio meraviglioso patrimonio, non garantendo alcuna forma di sorveglianza o vigilanza dell’isola, che da molti anni ormai è alla mercé dei suoi distruttori”.