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La nave da ricerca "Alliance" ora batte bandiera italiana

Si è svolta presso l’Arsenale militare della Spezia la cerimonia dell’imbandieramento del Nato research vessel Alliance, nave oceanografica della Nato, ora battente bandiera italiana. All’evento hanno partecipato autorità militari e civili, italiane e internazionali, tra cui il rappresentante di Sact in Europa, ammiraglio di squadra Ignacio J. Horcada Rubio, il comandante in capo della Squadra navale italiana, ammiraglio di squadra Filippo Maria Foffi, il chief scientist del Nato Sto (science and technology organization), maggior generale Albert Husniaux, e il direttore dello Sto Cmre contrammiraglio (in congedo) Hank Ort.

L’Alliance è una delle due uniche navi di proprietà della Nato utilizzate dal Centro per la ricerca marittima e la sperimentazione, parte della Science and technology organization dell’Alleanza Atlantica, per la propria missione scientifico-tecnologica a beneficio di tutti i Paesi membri. Il 1° gennaio 2016, la custodia di questa unità è passata al Cmre dal Supreme allied command transformation, il comando Nato di stanza a Norfolk, negli Stati Uniti, nell’ambito del più ampio processo di riforma della Nato e del Cmre iniziato nel 2012 e che ha portato anche alla creazione della Science and technology organization.
Il precedente accordo con la Germania, che fino ad allora aveva offerto alla nave la sua bandiera, è quindi decaduto e l’Italia ha offerto di subentrare. Entrambe le navi del Cmre, Alliance e il Coastal research vessel Leonardo, già operato dalla Marina Militare Italiana dal 2010, sono quindi oggi iscritte al quadro del naviglio militare dello Stato, battono bandiera italiana, e hanno base alla Spezia.

La nave da ricerca Alliance è l’unità più silenziosa della sua categoria, essendo stata appositamente concepita affinché fosse minima la propagazione del suono in acqua dal suo scafo. Tale caratteristica ne fa una piattaforma particolarmente adatta a quelle sperimentazioni scientifiche per le quali l’assenza di suoni sotto la superficie è essenziale. Con i suoi 93 metri di lunghezza e le sue 3180 tonnellate di dislocamento, questa nave da ricerca d’altura è dotata di 400 metri quadrati di laboratori, sistemi di navigazione molto avanzati, computer e
strumentazione per le comunicazioni. Grazie al NRV Alliance e al CRV Leonardo, il Cmre è l’unica entità Nato in grado di lavorare all’intero processo di sviluppo delle tecnologie marittime, dall’elaborazione concettuale ai test in mare di prototipi.

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