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"a tutela del sito unesco"

Il Masterplan della Palmaria alla Commissione Europea

Accogliendo i rilievi, Bruxelles ha rilevato che “le condizioni di applicazione della Direttiva Habitat sono soddisfatte e, pertanto, potrebbe essere necessario procedere ad un'opportuna valutazione dell’intervento di riqualificazione.

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Il movimento Palmaria Si Masterplan No, insieme a Legambiente Liguria, Lipu e WWF Liguria, tutti firmatari della petizione europea con oggetto il Masterplan della Palmaria, ha avviato un’interlocuzione con la Commissione Europea delle Petizioni, con l’invio di integrazioni dettagliate a seguito della risposta ricevuta. La Commissione ha condiviso alcune delle criticità sollevate, esprimendo perplessità in ordine alla natura indefinita del Masterplan, definendolo “un atto volontario che esprime una dichiarazione di intenti piuttosto che un piano o programma specifico” e sottolineando che “in particolare, non è chiaro in quale fase sia prevista una procedura di valutazione ambientale e se essa sarà effettuata per l’intero piano”. Accogliendo i rilievi, la Commissione Europea delle petizioni ha rilevato che “le condizioni di applicazione della Direttiva Habitat sono soddisfatte e, pertanto, potrebbe essere necessario procedere ad un’opportuna valutazione dell’intervento di riqualificazione dell’isola Palmaria”.

In risposta alle richieste, la Commissione ha infine chiaramente affermato che “nel caso in cui i contenuti del Masterplan siano assorbiti nell’atto di intesa, che a sua volta trasforma il quadro giuridico vigente – compresa la pianificazione urbana soggetta alla VAS – alla luce degli obiettivi della politica ambientale dell’UE e miranti a garantire, tra l’altro, un elevato livello di protezione dell’ambiente, sarebbe ragionevole assicurarsi che gli impatti ambientali delle trasformazioni previste siano presi in debita considerazione il prima possibile e, in ogni caso, prima di iniziare gli interventi di riqualificazione”. Soddisfatti gli attivisti: “Considerando che, allo stato, non risulta effettuata nemmeno l’analisi della cosiddetta Capacità di carico (per ammissione testuale dello stesso Masterplan), fondamentale altresì per la tutela del sito Unesco, riteniamo che le indicazioni fornite dalla Commissione Europea delle petizioni siano chiare nel censurare le procedure adottate nel percorso di elaborazione e approvazione del Masterplan che, fino ad oggi, non hanno permesso alcuna forma di contraddittorio sul prescelto scenario 5 bis. Riteniamo dunque che, in considerazione dei possibili sviluppi della petizione europea, sia necessario che venga fatta chiarezza al più presto sul futuro della Palmaria, non potendo relegare la partecipazione di associazioni e cittadini ad un ruolo di mera approvazione di progetti già decisi”.

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