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Ex Locanda, ok a progetto da 285mila euro. Comune pronto a intervenire

Ultimatum alla Hotel Punta San Pietro: se non prende l'iniziativa, sarà palazzo civico ad approvare l'esecutivo e affidare i lavori, rifacendosi poi sul privato.

Lo scempio dell'ex locanda San Pietro

Novità in vista a Porto Venere per l’immobile della ex Locanda San Pietro, di proprietà della Società Hotel Punta San Pietro di Modena. Palazzo civico par proprio avere intenzione di raddrizzare un po’ la situazione: è infatti cosa nota che la ex Locanda è un elemento di degrado inserito in un assoluto contesto da cartolina, romantico, caratteristico, selvaggio. L’immobile, nelle condizioni in cui versa – parola dell’amministrazione – “comporta detrimento dell’immagine complessiva del borgo e del decoro urbano, impedendo o compromettendo la percezione dei valori ambientali, culturali e paesaggistici tutelati e determinando scadimento della qualità urbana”.

Necessario, per capire cosa bolla ora in pentola, fare un passo indietro. Era l’agosto del 2014 quando il Comune di Porto Venere comunicò alla Hotel Punta San Pietro l’avvio del procedimento volto ad ingiungere con ordinanza sindacale l’adozione di provvedimenti urgenti finalizzati alla mitigazione dello stato di degrado della struttura dell’ex Locanda San Pietro. Nei giorni successivi, il privato non aveva prodotto scritti o memorie. Così a fine mese era scattata l’ordinanza. Questa ingiungeva alla proprietà la posa in opera di una nuova recinzione rivestita da teli di colore chiaro, sistemati con tutta la perizia necessaria, sia per evitare crolli, sia per scongiurare intrusioni. Il tutto concordato preventivamene con gli uffici comunali. L’ordinanza intimava inoltre alla Hotel Punta San Pietro di depositare in municipio una proposta tecnica di rivestimento che contemplasse elementi di mitigazione, per esempio teli con immagini del territorio.

L’ordinanza del Comune era stata disattesa, comportando una nuova mandata dell’offensiva, che di fatto ha visto il pubblico sobbarcarsi l’onere di pensare a una soluzione per risolvere il “pugno nell’occhio”, prevedendo naturalmente di far leva sul portafoglio dell’inadempiente Hotel Punta San Pietro. Percorso culminato nell’approvazione in questi giorni del progetto definitivo “Rimozione ponteggi Locanda San Pietro e realizzazione opere di mitigazione ambientale”, suddiviso in n. 2 lotti funzionali, uno, da 146.500 euro, riferito alle opere di rimozione dei ponteggi ed alla necessaria messa in sicurezza dell’immobile, l’altro, d 138.500, riferito all’esecuzione delle opere di mitigazione. La soluzione contempla lo smontaggio dei ponteggi esistenti (da rilevare come e opere provvisionali dal domani, 1° gennaio 2017, passeranno in proprietà al Comune) che danno su Calata Doria e Piazza Spallanzani, previe verifiche strutturali dei prospetti e l’eventuale esecuzione di localizzati interventi di messa in sicurezza, al fine di esporre la rovina come testimonianza di un processo in corso e quindi rafforzare l’immagine identitaria del borgo, ed il rivestimento delle recinzioni sulla Calata Doria e su Piazza Spallanzani, nonchè del tunnel di Via Capellini, al fine di raffigurare quale accesso al centro storico dalla Chiesa di s. Pietro la nuova ‘porta temporanea’ del borgo storico.

Che succede ora? Il progetto definitivo c’è. Scatterà una nuova ordinanza per ingiungere la Hotel Punta San Pietro a occuparsi di concretizzare il menzionato progetto di “Rimozione ponteggi Locanda San Pietro e realizzazione opere di mitigazione ambientale”. Qualora il privato risultasse ancora una volta inadempiente, palazzo civico procederà anche all’approvazione del progetto esecutivo, finanziando le opere con i fondi a disposizione dell’amministrazione comunale e poi attivando le procedure nei confronti della società modenese per il recupero delle somme sostenute.