Golfo dei Poeti - "Bloccato l'iter di vendita di parte di Via Colonna a Porto Venere". Questo l'annuncio del consigliere regionale della Lista Sansa, Roberto Centi, attraverso un post sul suo profilo Facebook, commentando il pronunciamento della Soprintendenza del 23 dicembre scorso (leggi qui).
"L'unità e la forza degli interventi a livello delle istituzioni, della politica anche in Regione e di associazioni benemerite che monitorano e soprattutto amano il nostro territorio hanno prodotto un primo importante risultato. La Soprintendenza genovese - prosegue Centi - è stata chiarissima: "Trattandosi di immobili di proprietà pubblica aventi più di settanta anni, tali beni sono sottoposti ope legis alle disposizioni di tutela del D. Lgs. 42/2004 Parte Seconda ‘Beni Culturali’". A mio avviso ci sono gli estremi per considerarlo bene archeologico e comunque parte integrante del sistema viario interno del borgo medievale, ma vedremo. In ogni caso teniamo alta l'attenzione, perché la questione è grave e generale e non è finita".
Parole di giubilo, quelle del latinista, che non trovano però riscontro nella versione dei fatti che CDS ha raccolto dal sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani.
"Se si pone una domanda sbagliata, non si può che ottenere una risposta sbagliata. Nel quesito posto alla Soprintendenza si parla di procedimento di vendita del bene, ma non abbiamo avviato nessun atto di alienazione. Per questo non è ancora stata fatta la richiesta di verifica di interesse. L'inserimento di un bene nel Piano delle alienazioni - dichiara il primo cittadino - è un atto programmatorio: nessuno pensa di venderlo subito dopo, sono prima necessari i passaggi formali previsti e il bando approvato dalla giunta comunale".
Nessuna sorpresa, quindi, per Cozzani, che però sottolinea ancora una volta come nel 2013, quando a Palazzo civico c'era il sindaco Massimo Nardini e alla presidenza della Regione c'era Claudio Burlando, un altro tratto di Via Colonna è stato alienato, non ci furono proteste di sorta da parte delle associazioni che oggi sono in prima linea e non venne ritenuta necessaria la verifica di interesse.
"Al consigliere Centi vorrei solamente dire di informarsi un po' di più prima di pronunciarsi su certe questioni amministrative così come alle associazioni tengo a ricordare che, svolti tutti gli atti dovuti, gli unici che decidono della possibilità di alienare o meno una superficie di terreno comunale sono i consiglieri, non è argomenti di competenza dell'Unesco, del Fai o del ministero...", conclude Cozzani.