Fuori provincia - "Un gol che aspettavo da tanto. L'esultanza del canguro? L'avevo promesso a mio cugino... (ride, ndr)". Emmanuel Gyasi dedica il primo sigillo in serie A ai suoi genitori, alla sua ragazza e al suo procuratore. "Nel primo tempo ci pressavano alti, noi abbiamo fatto bene. Poi ci siamo abbassati e siamo calati. Siamo riusciti però a rimanere in partita e a prenderci un punto che sarà importante", dice l'attaccante che ora sogna una convocazione dalla nazionale ghanese.
Un ragazzo che a quasi 27 anni si è meritato la massima categoria dopo tanta gavetta. "Sì, ho lavorato tanto e me la tengo stretta. Speriamo di continuare a stupire il campionato, il mister ci chiede di non aver paura di nessuno e noi lo mettiamo in campo. Cerchiamo anche di divertirci. Io ho un obiettivo in testa, cerco di lavorare ogni giorno. L'importante è che lo Spezia si salvi a fine anno, questo è ciò che conta. Bastoni? Per quell'assist gli devo una cena".