Fuori provincia - La babele dei tamponi delle società calcistiche italiane fa sì che "purtroppo siamo l’unica federazione europea ad avere un problema di questo tipo”. Lo ha detto ieri il presidente FIGC Gabriele Gravina facendo riferimento alle difficoltà nel rilascio, da parte di alcune aziende sanitarie, della necessaria autorizzazione per i calciatori convocati a raggiungere i ritiri delle rispettive nazionali. Il presidente federale ha informato il consiglio dell’intensificarsi delle relazioni intercorse con le istituzioni al fine di uniformare le procedure.
Il presidente federale auspica che presto si ricorrerà ad un'unica struttura per uniformare le analisi dei tamponi: “E’ un’idea che avevo già proposto mesi fa, l'abbiamo approvata venerdì in occasione del Comitato di presidenza. Non entro nel merito dell'autodeterminazione delle singole leghe. Ci è stato detto che sarà fatto, l'auspicio è che ci sia una centralità da parte di tutte le leghe, se questo non dovesse avvenire sarà la Federazione a farsene carico".
La proposta a quanto pare non piace proprio a tutti i club in serie A, visto che inciderebbe sui costi. Lo Spezia Calcio dal canto suo si affida alla sede fiorentina di Synlab, gruppo internazionale di diagnosi mediche da 2 miliardi di fatturato, a cui si rivolge la stessa UEFA per garantirsi quel tipo di servizio in occasione delle proprie competizioni ufficiali.