Fuori provincia - Note: Neve tutto intorno ma il campo di Alba è pulito e la gara può disputarsi regolarmente. Fa capolino anche un timido sole. Spettatori 350 totali, una sessantina dal Golfo. A petto nudo dietro ai cumuli di neve ordinatamente spazzati, alti metà di un uomo. Al "San Cassiano" di Alba c'era più tifo di quanto ce ne sarà oggi per Roma-Spezia, ultima giornata di serie A. E' l'unico rimpianto accumulato in dodici anni, per il resto l'anniversario è l'occasione per dare una sbirciata indietro e guardare la strada fatta. In questo giorno, ma nel 2009 (era un giovedì), il Tribunale della Spezia dichiarava fallito l'AC Spezia 1906, peraltro già fuori dal professionismo dall'estate precedente dopo la retrocessione dalla serie B e la non iscrizione alla Lega Pro.
Però dopotutto il clima era abbastanza rilassato tra gli sportivi, perché era arrivata una vittoria in rimonta contro l'Albese nel girone A della serie D. Sessanta minuti di sofferenza per la squadra di mister Rossi, poi nel secondo tempo le reti di Di Paola e di Herzan, la sua prima in Italia peraltro. Agoume, che oggi potrebbe giocare titolare contro la Roma, aveva 6 anni, Bergoglio stava in Argentina, in città si parlava del destino della fabbrica San Giorgio e quel club era un girino rispetto a quello di oggi, non solo per la categoria in cui giocava.
ALBESE-SPEZIA 1-2
28°pt Perrella (A), 18°st Di Paola, 22°st Herzan (S)
Albese: Ferrari C., Bottini, Bianco, Cuttini, Staffolarini, Perrella, Ferrari E., Odino (29°st Roselli), Zirilli, Garrone, Talarico D. A disp: Ippolito, Saraceno, Quaglia, Maglie, Talarico A., Cavallero.
Spezia: Bertagna, Ivani (1°st Frateschi), Fusco, Pessotto (34°st Salvalaggio), Citterio, Nastasi, Innocenti, Herzan, Di Paola, Capuano, Lazzaro. A disp: Mozzachiodi, Frateschi, Baldini, Dura, Masi, Nieto.
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