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Poche limature dalla bozza

Firmato il Dpcm, c’è attesa per la Liguria

I presidenti delle Regioni saranno coinvolti per stabilire la fascia dove va collocato il loro territorio

Giuseppe Conte

E’ arrivata nella notte la firma dal premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una Regione.

Per quanto riguarda l’elaborazione dei dati decisiva per stabilire in quale fascia di rischio collocare una Regione o meno, il decreto “garantisce il coinvolgimento” delle stesse. Non solo, infatti, i governatori partecipano alla cabina di regia sull’emergenza sanitaria ma nel Dpcm si precisa che il ministero della Salute emetterà le ordinanze di chiusura “sentiti” i presidenti.
Pochissime, invece, le limature al testo. I 21 parametri per classificare il livello di rischio di una Regione non cambiano, così come l’impianto delle chiusure. Rispetto alla bozza del pomeriggio c’è però una novità: barbieri e parrucchieri potranno restare aperti anche nelle Regioni “rosse”.

Ecco cosa dovrebbe accadere: “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. La mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco. L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza -si legge nel testo – con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.

“A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento ciò con esclusione, però, del trasporto scolastico dedicato”. “Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss – quelle caratterizzate da uno scenario di ‘elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità – è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Può riguardare intere Regioni o parti di esse”. La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 “sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti all’interno dei medesimi territori, dunque a livello comunale e provinciale”.

“Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. Lo prevede la bozza del Dpcm all’articolo 1 ter. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti.

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