LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Dal Rio Bravo alla Patagonia

Brasile, tragedia in discoteca

di Orsetta Bellani

Incendio Brasile

Domenica scorsa un incendio in una discoteca di Santa Maria, nello stato brasiliano di Río Grande do Sul, ha causato il ferimento di 143 persone e la morte di 235, il 90% delle quali intossicate dal fumo. Sono tutti ragazze e ragazzi con un’età media compresa tra i 18 e 23 anni, che si trovavano nel locale Club Kiss per assistere ad un concerto. Quando il cantante della banda Gurizada Fandangueira ha acceso un bengala sul palco, le fiamme hanno raggiunto il materiale infiammabile che copriva il tetto del locale, provocando l’incendio.
“Il permesso della discoteca era scaduto dall’agosto del 2012, perché bisognava fare lavori per cambiare la segnaletica interna ed aprire un’uscita d’emergenza”, ha dichiarato alla stampa locale Moisés Fuchs, comandante dei vigili del fuoco di Santa Maria. Di fatto, l’incendio non avrebbe causato una tragedia di tali proporzioni se il locale avesse rispettato le misure di sicurezza stabilite dalla legge.
Ad esempio, quando i musicisti hanno cercato di spegnere le fiamme con l’estintore che si trovava vicino al palco, questo non ha funzionato. Una parte del pubblico, che si stima fosse di circa 1500 persone, è corsa verso la porta del bagno pensando fosse l’uscita di emergenza, che invece nella discoteca mancava. “C’erano cadaveri impilati nei bagni, non avevo mai visto niente del genere”, ha dichiarato il comandante dei vigili del fuoco.
I sopravvissuti hanno testimoniato che gli uomini della sicurezza privata della discoteca, quando hanno visto la folla spingere verso l’uscita, hanno bloccato le porte pensando che la confusione fosse causata da una rissa. Con una mancanza vergognosa di tatto, la discoteca ha poi scritto sulla sua bacheca di Facebook che “lo staff del era dei più qualificati e debitamente pronto alla gestione di qualunque emergenza”, ricevendo più di 250mila commenti di protesta.
La presidentessa brasiliana Dilma Rousseff ha decretato tre giorni di lutto nazionale per dimostrare solidarietà ai parenti delle vittime che, per identificare i propri figli, hanno dovuto mettersi in fila davanti al centro sportivo municipale, unica struttura presente in città capace di accogliere un numero così grande di cadaveri. Un altro aspetto che rende ancora più penoso il momento già di per sé difficile è che la città – di circa 250mila abitanti – non ha un numero sufficiente di imprese funerarie capaci di occuparsi dei funerali e della sepoltura di tutti i giovani.
Pochi giorni dopo l’incendio, le autorità brasiliane hanno arrestato i due proprietari del locale, e due componenti della banda, mentre una quarta persona è ancora ricercata.
La tragedia è un duro colpo anche per l’immagine del Brasile, che sarà sede dei mondiali di calcio del 2014 e dei giochi olimpici nel 2016, e che per questo si trova sotto la lente delle istituzioni sportive internazionali.