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Risposta a un lettore di cds

Licari: "Meglio prevenire, tutto può cambiare in un attimo"

Borghetto Vara sotto il diluvio

“Gentilissimo ingegner Francesco Albano, la ringrazio per la replica alle mie affermazioni perchè sono fermamente convinto che il dibattito sia il sale della democrazia.
Tolgo i miei panni di consigliere provinciale e le parlo da abitante borghettino che nella giornata di venerdì 25 ottobre ricorderà l’ottavo anniversario della tremenda alluvione che distrusse il paese e causò ben sette vittime: una data che mai, purtroppo, dimenticherò, perchè da allora tutto è cambiato. Allerta gialla, arancione, rossa, poca è la differenza quando gli specialisti del meteo raccomandano prudenza: ho infatti imparato a mie spese che tutto può cambiare nel giro di pochissimi minuti. Se la pioggia prevista a quel determinato orario non è ancora caduta, ciò non toglie che il pericolo sia eliminato. Guardare infatti il proprio orticello è quanto mai sbagliato perché ciò che accade apparentemente lontano da noi, è in realtà più vicino e connesso di quanto si possa immaginare. E’ del resto palese che il clima in questi anni abbia subito profonde, quanto preoccupanti modifiche, tali da sconvolgere letteralmente la natura circostante.
Credo pertanto che la strada del “prevenire meglio che curare” sia quella da seguire: una strada fatta di attenzione, cura e interventi mirati per far dar vita a specifiche politiche e abitudini ambientali. Solo così il grido al lupo al lupo potrà essere scongiurato.
Concludo infine replicando alle sue affermazioni sul personale ATA: scopo del mio primo intervento era proprio sottolineare l’incongruenza nel proteggere certi lavoratori rispetto ad altri. Personale ATA o altro, sono del parere che ogni singolo lavoro ha eguale dignità, quindi, dipendesse da me, tutti i lavoratori, in circostanze come questa, dovrebbero essere preservati da qualsiasi rischio. In un’epoca dove però il lavoro è sempre più un’ossessione, nonchè fonte di divisione sociale, sa meglio di me che le regole, purtroppo, non sono uguali per tutti come invece dovrebbe essere”.

Andrea Licari

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