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Ecco tutti i mieli "stellati" del Parco Montemarcello

A Imperia la tradizionale kermesse con i nettari prodotti nei parchi naturali della Liguria. Le ambite "tre api" a sette produttori nostrani: millefiori, acacia ma anche la rara erica.

Miele

Sono valutate sia le caratteristiche visive – colore, omogeneità, cristallizzazione e eventuali impurità – sia quelle olfattive, gustative e tattili, facendo riferimento essenzialmente alla forma e dimensione dei cristalli. Sono stati numerosi anche quest’anno gli apicoltori del Parco di Montemarcello-Magra-Vara premiati al Teatro Rambaldi di Pieve di Teco, nel territorio del Parco delle Alpi Liguri, nell’ambito della 18esima edizione di “Mieli dei Parchi della Liguria”. Il concorso, aperto agli apicoltori che operano in area Parco o in aree a queste funzionalmente connesse, e in regola con le vigenti leggi sull’apicoltura, permette ai partecipanti di conoscere ed accrescere la qualità del proprio prodotto, attraverso la valutazione delle caratteristiche dei campioni di miele, che vengono sottoposti gratuitamente ad analisi chimico-fisiche ed organolettiche da parte di una giuria di assaggiatori iscritti all’albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele.
A tutti i campioni di miele che sono riconosciuti perfettamente rispondenti ai migliori standard qualitativi per i parametri considerati, viene assegnato un attestato di qualità, con il riconoscimento di una, due o tre api d’oro. I mieli spezzini “stellati”, cioè premiati con il massimo riconoscimento, sono il millefiori e l’acacia dell’azienda “Il Nettare di Nonna Wanda”, l’erica di “Ribaditi” di Monica Coselli, la melata e l’acacia di “2 Castelli” di Enzo Giacopinelli, il millefiori di Matteo Costa, quello di Stefano Gianelli, quello di Giuseppe Mazzoni e quello di Fiorenzo Seghi.
I mieli valutati provengono da tutti i Parchi liguri – Parco delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto, del Beigua, di Portofino, delle Cinque Terre e naturalmente dal Parco Montemarcello-Magra-Vara – e diventano simboli della ricchezza di biodiversità che li caratterizza. I diversi habitat danni origine a varietà di miele differenti: oltre al castagno e al millefiori, di gran lunga predominanti, sono stati proposti anche mieli di acacia, ciliegio, erica, melata, rovo, tiglio e timo. Non solo. “Le api sono indicatori della salubrità ambientale di un territorio e il nostro Parco collabora con le altre istituzioni per difenderle dall’alloctona vespa velutina”, fa sapere la direzione del Parco.

Tutti i premiati
Apicoltura “Il Nettare di Nonna Wanda” – millefiori – 3 api
Apicoltura “Il Nettare di Nonna Wanda” – castagno – 1 ape
Apicoltura “Il Nettare di Nonna Wanda” – acacia – 3 api
Apicoltura “Ribaditi” di Coselli Monica – erica – 3 api
Apicoltura “Ribaditi” di Coselli Monica – castagno – 2 api
Apicoltura “2 Castelli” di Giacopinelli Enzo – acacia – 3 api
Apicoltura “2 Castelli” di Giacopinelli Enzo – millefiori – 2 api
Apicoltura “2 Castelli” di Giacopinelli Enzo – melata – 3 api
Apicoltura “Ape Bea” di Giovanni La Malfa – castagno – 1 ape
Apicoltura “Ape Bea” di Giovanni La Malfa – erica – 1 ape
Apicoltura “Ape Bea” di Giovanni La Malfa – rovo – 1 ape
Apicoltura “Neo Aristeo” di Andrea Sottanis – castagno – 1 ape
Apicoltura “Neo Aristeo” di Andrea Sottanis – millefiori – 2 api
Bernardini Paola – millefiori – 2 api
Costa Matteo – millefiori – 3 api
Costa Matteo – castagno – 2 api
Gianelli Stefano – millefiori – 3 api
Gianelli Stefano – castagno – 2 api
Malaspina Paolo – melata – 2 api
Malaspina Paolo – castagno 2 api
Malaspina Paolo – millefiori – 2 api
Mazzoni Giuseppe – millefiori – 3 api
Russo Maria – millefiori – 2 api
Seghi Fiorenzo – millefiori – 3 api
Vignolo Daniele – castagno – 2 api
Vignolo Daniele – melata – 1 ape
Vignolo Daniele – acacia – 1 ape

Con 27 mieli premiati su un totale di 141

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