Cinque Terre - Val di Vara - Un osservatorio astronomico e centro di ricerca, divulgazione e didattica del cielo, dal suggestivo nome. Questo vuole realizzare il Parco nazionale delle Cinque Terre nel sito di Torre Guardiola, a Riomaggiore, area di pregio che prende il nome da un antico presidio d'avvistamento in chiave anti pirati. L'ente ha messo nero su bianco una convenzione con la quale vuole legarsi, a questi fini, al Gad – Gruppo astronomia digitale della Spezia, attivo nella nostra zona da ormai un trentennio, noto per la sua attività di ricerca, divulgazione e didattica, sia sul versante pratico, sia su quello teorico. Comune e Parco sono pronti, sostenendo interamente le spese dell'operazione, ad andare ad adeguare gli spazi del sito in chiave astronomica a beneficio di tutti gli interessati – professionisti e non dell'osservazione celeste - “mirando ad una crescita culturale finalizzata alla divulgazione e alla ricerca nel campo dell’astronomia attraverso osservazione e studio dei fenomeni e degli oggetti celesti e del cosmo”, si legge, con la volontà di coinvolgere altresì scuole di ogni ordine e grado in modo da “progettare esperienze e studi orientati verso l’astronomia”.
La convenzione, che prevede un legame quinquennale tra Via Discovolo e il Gad, tra i vari obbiettivi che si pone annovera, oltre a una varia e intensa attività di osservazione, ricerca, sperimentazione e divulgazione, anche la realizzazione, nel tempo, di un planetario. Come si chiamerà il sito? Semplice: 'Parco delle stelle', sintesi perfetta tra i due soggetti che lo animeranno, da un lato l'ente, che si occuperà di rendere il luogo adatto a ospitare le attività, dall'altro il Gruppo astronomia digitale, che si occuperà del lato scientifico e preparerà e calendarizzerà le varie iniziative in stretta comunicazione con il Parco. Ci sarà anche un sito web dedicato alle attività del presidio scientifico di futura realizzazione, e ovviamente un logo ad hoc. “Eventuali introiti derivanti dall’utilizzo dell’osservatorio da parte di gruppi o privati che ne facciano richiesta – si legge -, rimarranno a disposizione di un fondo destinato a contributi economici per il Gad per favorire le attività del Parco delle Stelle, nonché alla manutenzione e miglioramento dello stesso e per l’acquisto eventuale di ulteriori attrezzature utili per le attività future dell’osservatorio e planetario del Parco. Le modalità di gestione e le eventuali tariffe dovranno essere concordate tra le parti (Parco e Gad, ndr) tramite apposito regolamento”. Una bella notizia per gli appassionati, e un modo per catturarne altri, così come si acchiappano le meraviglia del cielo strizzando un occhio e infilando quello buono nel telescopio.