Cinque Terre - Val di Vara - Ancora un libro sulla storia del convento dei frati cappuccini di Monterosso. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi, al Molo dei pescatori, pressoché a conclusione delle intense celebrazioni organizzate in occasione dei quattrocento anni della struttura conventuale. L’incontro di presentazione è stato coordinato dal giornalista Giovanni Tortarolo. Alla base del libro, come ha spiegato uno degli autori Alberto Cipelli (l’altro è Andrea Lercari), c’è un lungo lavoro di ricerca: il volume "Il convento dei frati Cappuccini", edito dalla Sagep di Genova, riassume per così dire quattro secoli di devozione, di comunità e di cultura, avvalendosi delle memorie storiche di personaggi importanti e di gente comune. Cipelli, in particolare, ha curato le parti sulla statua di san Francesco, sul legame del convento con i monterossini e sulla figura di padre Marco Giacomo Panteghini, per lunghi anni superiore ed anche cappellano a Fegina. Lo storico Franco Bonatti ha curato la parte sino alla soppressione napoleonica mentre il giornalista di “Avvenire” Roberto Italo Zanini, monterossino di origine, ha scritto la parte su padre Antonio Durante da Monterosso e sull’attuale unico frate presente, padre Renato Brenz Verca. Padre Renato, cresciuto in Valtellina è stato missionario in Brasile, in Camerun e in Costa d’Avorio. A Monterosso dal 2007, durante la tragica alluvione del 2011 si adoperò in ogni modo a sostegno della popolazione, e poi nella ricostruzione del monastero. Il sindaco Emanuele Moggia ha sottolineato l’importanza che per tutta la comunità monterossina hanno avuto le celebrazioni per i quattrocento anni. Lo scorso anno era stato presentato anche un altro libro, “Andiamo ai frati. Il convento dei cappuccini di Monterosso attraverso le memorie dei suoi abitanti. Una ricerca narrativa”, con testi di Emanuela Mancino e immagini di Barbara Di Donato.