E’ nota quella che si potrebbe chiamare la “centralità” dell’ordine cappuccino nei “Promessi sposi”, a cominciare dalla celeberrima figura di fra Cristoforo e dal suo scontro con Don Rodrigo (nel disegno a lato). Non poteva dunque mancare, a Monterosso, un riferimento al romanzo di Alessandro Manzoni nell’anno dedicato ai quattrocento anni del convento dei Cappuccini, fondato nel 1618, ovvero proprio dieci anni prima del tempo in cui si svolge la vicenda di Renzo e Lucia. Sabato e domenica, nella località delle Cinque Terre, ci saranno così due giorni dedicati ai frati cappuccini, nell’ambito dei ritiri spirituali periodici che si tengono al convento condotto da padre Renato Brenz Verca: “una bella lezione di vita tra psicologia e fede – spiega la presentazione – attraverso personaggi sempre attuali e contemporanei, che ci guideranno alla lettura della nostra storia personale: la vita migliore che è il destino di tutti”. Sabato, nella chiesa del convento monterossino, ci sarà la Messa alle 11.40, poi, dopo il pranzo, la prima relazione tenuta nel refettorio da don Guido Calvi, sacerdote della diocesi di Como, sul tema “Il sentire cristiano di Alessandro Manzoni: la visione provvidenziale sulla vita”. Alle 16 ci sarà uno spazio per meditazione personale, oppure in coppia o a piccoli gruppi, quindi dalle 17.15 alle 18.30 la seconda relazione. La giornata si concluderà con il Vespro e, alle 19.30, con la cena insieme. Il tema dello spirito francescano che attraversa i “Promessi sposi” sarà ripreso domenica. La giornata inizierà alle 8.15 con la recita di Lodi. Alle 9.45 terzo incontro con don Guido Calvi, quindi alle 11.30 la Messa e a seguire il pranzo conclusivo.
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