Cinque Terre - Val di Vara - Continua il viaggio alla scoperta della Val di Vara, fra storia, curiosità e "fole". Questa settimana il percorso, iniziato dal Consorzio Il Cigno durante la quarantena cagionata dal virus, prosegue ed è un invito a visitare i borghi, le pievi, i castelli e i luoghi sconosciuti descritti nelle varie tappe. Un modo semplice per fare davvero cultura fuori dai luoghi comuni, in una logica di approccio divulgativo che ci condurrà alla scoperta, nei prossimi mesi, di altre piccole eccellenze di un territorio considerato a torto marginale.
La visita virtuale tocca il grande complesso del castello di Calice al Cornoviglio che con quello di Madrignano rappresenta il fiore all'occhiello dell'intera valle, nell'ottica di promuoverne la conoscenza con visite guidate e appuntamenti culturali. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale in accordo con il Consorzio "Il Cigno", nell'ambito della manifestazione "Il Castello Ritrovato" giunta quest'anno alla terza edizione, ha organizzato una visita al castello e alle raccolte museali grazie alla disponibilità della guida turistica Andrea Violi che ha accompagnato gli ospiti alla conoscenza dei segreti del maniero.
La storia di Calice, a differenza di Madrignano, a lungo feudo malaspiniano, resta legata alla presenza per alcuni secoli delle famiglie genovesi Doria e Spinola, succedute ai Fieschi, caduti in disgrazia dopo la tentata congiura a danno di Andrea Doria fallita
miseramente. Si parlerà delle due Placidia, soprattutto la seconda che trasformerà il castello in una residenza introducendo altresì modifiche radicali agli antichi statuti malaspiniani. L'ombra di questi ultimi ricomparirà sulla scena, nella parte finale della storia, dopo la
sconfitta dei Doria e la vittoria delle truppe imperiali nella guerra di successione spagnola. Ma come spesso accade le situazioni cambiano
repentinamente e quello che alla vista dei Malaspina era parso un ottimo affare, pagato per giunta a peso d'oro, si traduce a poco a poco in un boomerang dagli effetti imprevisti con i Calicesi ben poco propensi al ritorno del feudalesimo sulla loro terra. Ecco allora comparire come acquirente il Granducato di Toscana voglioso di estendere la propria influenza ai territori liguri della Val di Vara: sarà una stagione di
riforme e di sviluppo dell'alto Calicese che il granduca visiterà di persona arrivando da Pontremoli e risalendo quello che oggi è il percorso dell'Alta Via dei Monti Liguri per godere, come oggi, della impagabile vista della grande valle dove il castello divenuto dimora gentilizia della seconda Placidia si eleva ancora imponente al controllo del territorio.