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"il cigno" non si ferma

Alla scoperta virtuale dei borghi della Val di Vara

L'Ago

Da martedì 31 marzo sulla pagina Facebook Val di Vara, curata dal Consorzio “Il Cigno”, ha avuto inizio un percorso virtuale nei borghi e nelle tradizioni della valle alla scoperta di aspetti spesso sconosciuti ai visitatori. “In un momento di forte criticità che investe tutto il Paese la crisi va a colpire anzitutto le piccole attività, spesso marginali e fuori dai grandi circuiti turistici. Abbiamo così pensato, rivolgendoci a quel turismo cosiddetto esperienziale più sensibile agli aspetti veri di un territorio, fatto di storia, tradizioni, enogastronomia frutto della trasmissione di saperi antichi, ad una visita virtuale della Val di Vara”. Tutto questo affinché, tornati alla normalità, le persone, comprese quelle che abitano in città e che non conoscono l’entroterra, possano visitare i luoghi e conoscere una umanità fatta di valori e sacrificio che intende riprendere il cammino interrotto con uno spirito davvero di comunità.
Primo appuntamento, con il viaggio “virtuale” alla conoscenza della Val di Vara, a L’Ago, piccolo borgo del Comune di Borghetto di Vara dove ancora si coltiva la “pesella nera”, un legume a rischio di estinzione, risultato del probabile incrocio, come rileva Giampaolo Vattuone, anima del produttori di L’Ago e delle sue tradizioni, fra il pisello e la
veccia. Nel post si parla inoltre della nobile famiglia Ricci e della Sciua Cesira che gli studi di una giovane ricercatrice, Elisa Belmonte, hanno riportato alla luce con la riscoperta di storie diversamente destinate all’oblio.

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