Non ce l’ha fatta il piccolo Filippo Ferraris, bambino di Ceparana affetto dalla nascita da Sma, atrofia muscolare spinale. Si è spento all’ospedale “G.Gaslini” di Genova, dove era ricoverato da qualche settimana, e dove a inizio febbraio aveva spento undici candeline. Attorniato dall’affetto della famiglia e della comunità, il piccolo ce l’ha messa tutta, ma la terribile patologia neuromusclare alla fine ha avuto il sopravvento. Lascia la mamma Valeria, il papà Carlo e la sorella Giulia. Tanti gli eventi di solidarietà organizzati negli anni, spesso all’insegna dello sport, come la partita di calcio “Tutti insieme per Filippo”, amichevole svoltasi lo scorso giugno al campo sportivo “Incerti” tra Ceparana e Spezia, mescolando vecchie glorie e giocatori del presente. Un’iniziativa volta a raccogliere fondi per contribuire allo sviluppo della ricerca sua Sma e a migliorare la qualità della vita di chi soffre di questa malattia, per la quale ad oggi, purtroppo, non c’è una cura. L’abbraccio a Filippo, nel 2011, fece tappa anche a San Siro, grazie alla “Partita di Filippo”, quando sgambettarono per il piccolo ceparanese Spillo Altobelli, Totò Schillaci, Evaristo Beccalossi e tanti altri. La data dei funerali non è ancora stata resa nota. Saranno senz’altro tantissime le persone che vorranno dare un ultimo saluto a Filippo.
E una volta diffusa la triste notizia non sono mancate le parole di vivo cordoglio pervenuta alla famiglia da tutta la provincia anche perché il caso di Filippo era ben conosciuto. In primis la Nazionale Calcio Agenti Immobiliari di cui Filippo era la mascotte: “La famiglia ha dato ai nostri calciatori un esempio di vita che non ha pari a quanto noi abbiamo dato a loro. Ormai erano anni che la squadra a luglio durante il suo ritiro a Ceparana organizzava una festa benefica per lui. Indimenticabile l’incontro con Claudio Patti, cantautore che ha partecipato anche a Sanremo molti anni or sono”. Claudio, tornato a casa colpito da quell’incontro, ha scritto una canzone su Filippo che fa parte di cd benefico. “Siamo tutti convinti che ora potrai saltare, ridere e cantare e perché no cantare la tua canzone”. Particolarmente struggenti le parole riservate dagli operatori della Neuropsichiatria Infantile dell’Asl 5, in una lettera: “Caro Filippo, in questi anni in cui hai condiviso tempo ed attività con noi, ci hai sempre reso partecipi del tuo affetto. In questo momento sentiamo un vuoto immenso, ma ti pensiamo angelo tra gli angeli e siamo certi che sei e sarai sempre vicino a noi ed a tutti i tuoi cari. Rimarranno indelebili in tutti noi il tuo ricordo e il tuo viso dolce. Grazie della tua presenza e della tua grande tenacia”.
