Cinque Terre - Val di Vara - Le Cinque Terre sono avvolte dal silenzio, dalla tranquillità e da un velo di tristezza per chi non c'è più. Si guarda comunque al futuro nella speranza che siano messi in campo tutti gli strumenti per riporre maggiore fiducia al 2021. E' l'istantanea che arriva dai primi cittadini di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso che proprio in questi mesi di pandemia hanno rafforzato il rapporto con le proprie comunità alle prese con restrizioni e conti da far quadrare.
L'assenza totale del turismo extra europeo ha azzerato una parte degli introiti ma allo stesso tempo sia gli spezzini che i cugini europei hanno riscoperto la calma e l'unicità di questi luoghi. Ma dopo un periodo di calma e ripresa, nei mesi estivi, il Covid 19 è tornato con violenza rendendo necessari nuovi provvedimenti urgenti che hanno dettato nuove chiusure e mascherine obbligatorie su tutti i territori e pochi spostamenti.
E quest'anno saranno delle feste natalizie diverse per tutti e anche se la natività di Andreoli tornerà a splendere saranno necessarie azioni per evitare ogni genere di assembramento. Il Comune di Riomaggiore delibererà ad esempio la chiusura della piazza della chiesa, il giorno dell'accensione, l'8 dicembre, non ci saranno fuochi e la fiaccolata del Cai. Sarà un giorno raccolto, silenzioso ma che lancerà un messaggio importante: resistere nonostante la situazione sembri remare contro con una malattia che non se ne va e tanta incertezza.
In questo approfondimento Città della Spezia i primi cittadini Fabrizia Pecunia, Francesco Villa ed Emanuele Moggia raccontano la vita alle Cinque Terre, oggi, a poche settimane dalla fine dell'anno e con le festività alle porte.
Il primo territorio preso in analisi è quello che comprende Riomaggiore e Manarola. La prima situazione da gestire, per la sindaca Fabrizia Pecunia è l'imminente accensione del presepe di Mario Andreoli: "Ieri abbiamo avuto un incontro con la prefettura. Ci sarà un gran lavoro da parte di tutti e verranno impiegati anche i volontari e le forze dell'ordine per presidiare il territorio. Non verranno lasciati spazi per gli assembramenti. L'appello che rivolgiamo a tutti in questo momento al di là dell'accensione del presepe è quello di visitare sì i nostri borghi ma di non scegliere giornate 'pericolose', o meglio, quelle in cui potenzialmente potrebbero verificarsi flussi intensi".
In questa situazione di grandi manovre e attenzione nei primi due borghi delle Cinque Terre che si incontrano il tempo sembra sospeso. Poche le attività aperte in attesa che qualcosa cambi.
"C'è preoccupazione - spiega il sindaco - storicamente questo periodo dell'anno non ha mai avuto grandi flussi ma è chiaro che noi siamo al lavoro. Inziamo già a guardare la stagione del 2021 per capire come potremmo muoverci per i mesi di marzo, aprile e maggio. E' chiaro che anche come primo cittadino non posso fare a meno di notare che tra gli abitanti c'è preoccupazione per questa pandemia. Noi dovremmo preparaci. Quando questa situazione cambierà dovremmo scongiurare un'ipotesi 'assalto'. Serviranno monitoraggi, attenzione, unione".
Il viaggio virtuale prosegue verso Corniglia e Vernazza dove il sindaco Francesco Villa per il momento non istituirà nuove restrizioni per i cittadini all'interno del Comune. "E' un momento davvero difficile, si denota un velo di tristezza. Purtroppo in questi giorni i cittadini hanno perso quattro persone molto legate al nostro territorio. Ogni azione di chiusura ulteriore andrebbe a minare ulteriormente la serenità di luogo già duramente colpito anche da questi lutti. In questo periodo e vista la situazione stiamo lavorando a una delibera per le luci natalizie, perché non voglio che si respiri un senso di abbandono e molti cittadini daranno il proprio contributo. Abbiamo progettato un natale più raccolto con il rispetto assoluto delle norme vigenti".
Se si pensa ai prossimi mesi un po' di preoccupazione c'è ma fa capolino anche l'ottimismo. "E' chiaro che va scongiurata l'ipotesi di una terza ondata che sarebbe impossibile da gestire, noi siamo al lavoro con le pro loco, con tutta Vernazza e Corniglia. Vogliamo essere ottimisti e guardare al futuro. Andiamo avanti, resistiamo".
A Monterosso la tensione si è allentata dopo l'emergenza scattata all'istituto Padre Semeria. Si pensa al Natale e alla situazione attuale. "C'è meno tensione anche se il nostro pensiero va sempre a chi sta male - spiega il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia - . L'atmosfera per il borgo intero è sospesa. Ci stiamo preparando al Natale mettendo tutti gli addobbi e l'illuminazione. Nel complesso possiamo dire che la situazione è sotto controllo e per il momento le seconde case risultano vuote. Per il 2021 siamo cauti, ragioneremo sul da farsi in un'ottica di alta qualità del turismo".