Le potenzialità della rete sentieristica dell’entroterra della Val di Vara e le difficoltà delle piccole amministrazioni locali al centro di un convegno che si è tenuto oggi pomeriggio nella sala Banci di Confartigianato alla Spezia. A mettere sul piatto i progetti in cantiere le difficoltà di alcuni territori particolarmente rappresentativi sono stati Mara Bertolotto Loris Figoli sindaci di Pignone e Riccò del Golfo. Il dato che arriva dalle due amministrazioni è univoco: il territorio suscita sempre più interesse e i progetti in cantiere sono tanti, serve però la manutenzione.
“Abbiamo avuto una grande crescita turistica – ha spiegato Bertolotto – grazie alle Cinque Terre e alla Riviera ma abbiamo le nostre specificità. L’anno scorso siamo cresciuti ancora rispetto al 2017 e il settore turistico che più ci rappresenta è quello naturalistico. Sentieristica ed enogastronomia sono i canali che hanno suscitato maggior interesse. In funzione di questo abbiamo portato avanti una politica che va avanti da 22 anni. Abbiamo cercato anche altre forme di finanziamento perché i piccoli comuni da soli non ce la possono fare e recentemente abbiamo ottenuto, assieme al Comune di Monterosso, un finanziamento che ci permette di riannodare ‘i fili della storia’. Ripercorrerà infatti le tratte usate un tempo per gli scambi tra merci e persone dell’antichità. In primavera partiranno alcuni interventi di congiunzione tra Monterosso e Pignone”.
Un nodo però rimane da sciogliere. “Anche quando otteniamo questi finanziamenti – ha aggiunto Bertolotto – nei dieci anni successivi i progetti realizzati vanno mantenuti. In un territorio che ha subito lo spopolamento in settori quali l’agricoltura e il mantenimento dei boschi sono diminuiti dobbiamo pensare anche a come preservare questi territori. Non solo interventi a spot ma continui nel tempo. Per farlo servono ulteriori finanziamenti. In questo ambito la Squadra Aib di Pignone di fatto in questi anni ci ha permesso di mantenere i nostri territori. Abbiamo avuto anche un grande aiuto dal Cai. Se questa è la direttrice da seguire, con il turismo che diventa un’opportunità di esistenza in loco, possiamo ragionare anche nell’inserimento dell’agricoltura come ulteriore elementi di sostegno al settore. Si verrebbe a creare anche a creare un vaso di compensazione per i flussi che gravano sulle Cinque Terre senza stravolgere l’identità di una comunità come quella della Valle del Vara”.
“Riccò del Golfo – ha spiegato il suo primo cittadino Loris Figoli – si è affacciata un po’ più tardi al mondo del turismo al sentiero come risorsa. In questo caso è stato un po’ più fortunato rispetto ad altre realtà perché ha continuato a rappresentare un collegamento tra le varie frazioni. A giorni presenteremo l’esecutivo per un grande progetto provare assieme a Regione Liguria a ricollegare quelli che sono i sentieri strategici mantenuti fino ad ora da Cai, Mangia Trekking, le Rondini e altri volontari. La ricetta per noi sarà non arrendersi nel momento in cui i territori e le società cambiano. Le terre non sono più un elemento di produzione ma anche di storia e ora la partita da giocare è riscoprire quello che c’era prima”.
“Speriamo – ha aggiunto Figoli – con le nuove virtuose convenzioni appena fatte, l’impegno stretto di amministrazioni, volontari e turisti che hanno scelto il nostro territorio come seconda casa anche Riccò possa produrre vantaggio per tutti”.