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Da largo fiorillo a... monterosso

Road to Cinque Terre… Cds in viaggio coi turisti

Oggi è martedì e i tre attracchi contemporanei riversano migliaia di turisti in città. Li abbiamo seguiti per comprendere dove andassero.

In un periodo nel quale i flussi e la loro gestione tornano praticamente ogni settimana d’attualità, Città della Spezia ha deciso di mescolarsi fra i turisti in un ideale viaggio che inizia da Largo Fiorillo, lo starting point di chi scende dalla nave da crociera, per arrivare all’ultima delle Cinque Terre, Monterosso. Innanzitutto si parte dalla necessità di capire l’aspetto apparentemente più marginale: come fanno i crocieristi a raggiungere la stazione? Lo fanno a piedi, solcando le assi pedonali del centro storico o preferiscono prendere un mezzo pubblico? Domanda assolutamente non banale visto che a ridosso del cruise terminal la prima fermata “utile” per raggiungere le località più gettonato è in Via Vittorio Veneto, ai piedi della cattedrale. Seguendo il flusso si ascoltanto un po’ tutte le lingue del mondo e non manca una comprensibile punta di smarrimento. Indipendentemente dalla destinazione prescelta sono in molti ad ammassarsi sul primo mezzo che passa per raggiungere la zona della stazione ferroviaria oppure Porto Venere. “Viaggiamo con l’Uniclub – raccontano due turiste di Vicenza – oggi abbiamo la giornata libera e andremo a visitare Porto Venere. Sembra quella più vicina”.

La prima tappa di molti corceristi è infatti proprio Porto Venere mentre altri scrutano le indicazioni alla fermata del bus per capire dove andare. Si apre così la giornata turistica di Cds quando sono le 10 del mattino e le operazioni di sbarco iniziano a riversare in città centinaia di persone. Arriva il P e le due signore vicentine decidono di salire assieme ad almeno un’altra buona ventina di turisti. Subito dopo arriva un altro bus e nelle fermate successive i passeggeri che hanno evitato la prima ressa prendono un secondo mezzo, più piccolo sul quale campeggia la scritta “22 Stazione FS”. Autoctoni e visitatori si mescolano, com’è naturale, sul piccolo bus. Almeno quattro di loro sono crocieristi, parlano inglese, e cercano di avventurarsi autonomamente verso la stazione. Sono due coppie over 50, già ampiamente in tenuta estiva, complice il bel sole primaverile che finalmente torna a mostrarsi dopo l’ennesima settimana storta. La tenuta quanto meno rispetta le esigenze del territorio: per tutti e quattro, l’abbigliamento è sportivo, con pantaloni comodi, abiti leggeri e zainetto in spalla. E fortunatamente senza ciabatte.

Giunta in stazione la folla si accalca alle biglietterie automatiche mentre, paradossalmente, agli sportelli col personale la fila è praticamente assente. Primo grande disagio: il Cinque Terre Express delle 10.55 arriva in ritardo di quasi 15 minuti e per non sovrapporsi ad un Frecciabianca l’arrivo viene spostato al binario 3 invece che al binario 2, nel frattempo il cielo comincia a rannuvolarsi. Il convoglio contiene senza fatica la marea umana, se n’è visto di peggio su quelle carrozze e alla fine, prima di immergersi nel solito continuum di gallerie, tutti si siedono rilassati e si godono il viaggio. C’è chi legge e chi chiacchiera, qualcuno si appisola. Prima fermata Riomaggiore: qui su tre file i turisti attendono la fermata del convoglio. Qualcuno scende ma non il grosso. Diversa la situazione nell’adiacente Manarola: arrivati alla stazione i corridoi cominciano a riempirsi e una manciata di turisti rimane in piedi. Il profumo di crema solare invade il vagone. E’ qui che la pressione sul convoglio comincia ad aumentare.

A Corniglia il treno sosta qualche minuto e la pressione si abbassa. Decine di passeggeri scendono senza fretta per raggiungere le scalinate e il borgo. Il viaggio è ordinato e chi decide di rimanere in treno fotografa dai finestrini la marea blu a picco sotto la stazione. “Can i take a photo?” chiede un turista americano indicando il finestrino. Dopo lo scatto si siede per scendere a Vernazza. Ed è proprio all’arrivo nella quarta terra che il treno si svuota: qui, come tante piccole formiche, i passeggeri si incamminano verso le uscite attraverso la rinnovata galleria della stazione. Si può dire che qui la discesa è indolore perché il flusso è corposo ma ordinato e rilassato: la gestione dei flussi è anche questione di educazione e di rispetto delle regole esistenti. In spiaggia si vedono già i primi costumi e il cielo sporcato da qualche nuvola bianca fa da cornice ad un paesaggio spettacolare. Appena cominciato.

C.Alf.