Cinque Terre - Val di Vara - In attesa dell'importante incontro in programma stasera a Bolano a "Chez des Amis", dove faranno tappa l'assessore regionale Giacomo Giampedrone e i consiglieri Andrea Costa e Stefania Pucciarelli, il comitato "Salviamo la Ripa", che conta oltre 1500 adesioni, si fa sentire con la fondatrice Adriana Incaviglia. Sono giorni tesi, perché la riapertura dell'arteria non è - ormai è chiaro - cosa certa, per colpa di alcuni incovenienti tecnici occorsi nei giorni scorsi, che hanno fatto traballare il cronoprogramma. "Dal cantiere (dove è al lavoro la ditta Ovas, ndr) - dichiara la Incaviglia - dicono che mercoledì 23 si riapre, per poi richiudere dopo Natale e lavorare ancora dieci giorni. Hanno tempo stretti, altrimenti scattano le penali. Pare proprio che stando così le cose, si possa riaprire, ed è quello che tutti attendiamo e desideriamo". Secondo quanto riferisce il comitato, che ogni giorno tiene d'occhio l'intervento sulla strada e sul versante a rischio, "ci sarebbe un problema con i semafori intelligenti. A questo punto - così la Incaviglia - chiediamo che, se i semafori di questo tipo non ci sono ancora, o ci sono altri problemi, provvisoriamente se ne usino di normali. Ci sembra un ragionamento elementare". Nel comunicato diffuso ormai un mese fa in seguito a un meeting tra ditta e istituzioni, la riapertura della strada a senso unico alternato dovrebbe essere infatti regolata "da due impianti semaforici intelligenti modulati sulle esigenze del traffico e che terranno conto dei livelli di allerta meteorologica. In particolare: con allerta gialla, i semafori saranno gestiti con interruzione del traffico solo ove le precipitazioni raggiungano livelli significativi così come registrati dai relativi pluviometri; con allerta arancione e rossa: i semafori interdiranno automaticamente (luce rossa) la circolazione e gli accessi verranno bloccati con apposite barriere".