Cinque Terre - Val di Vara - L'antico Ponte di Pignone tornerà a disposizione dei cittadini. E' stato risolto il contenzioso con la ditta esecutrice. Ad annunciarlo è il primo cittadino del borgo valligiano Ivano Barcellone.
Il ponte venne ricostruito, dopo la tragica alluvione del 2011, con il contributo congiunto di Fondazione Carispezia, di Crèdit Agricole Italia e di 30 fondazioni di origine bancaria che hanno sostenuto i territori alluvionati.
"Quella dell’apertura pedonale è una tappa di un percorso burocratico che, dopo la costruzione, ha visto l’opera rimanere transennata - spiega il sindaco -. Dal 27 giugno 2019, giorno dell'insediamento di questa amministrazione, abbiamo cercato di capire il perché questo ponte fosse ancora interdetto al passaggio".
Il primo cittadino poi ha illustrato tutto l'iter: "Con l’accesso ai fascicoli abbiamo scoperto che era in corso un contenzioso con la ditta esecutrice che, da lì a poco, chiese riserve economiche per un controvalore pari a 90mila euro di spese aggiuntive. Questo impediva la consegna dell'opera al Comune. Ci siamo adoperati affinché, attraverso un processo di negoziazione, si potesse chiudere questa vertenza e così è stato. Abbiamo trattato per parecchi mesi, ma senza cedere alle richieste e siamo riusciti a chiudere la consegna del ponte senza nessun esborso economico aggiuntivo".
"Da quel giorno il Comune è formalmente entrato in possesso dell’opera - spiega ancora il sindaco -. È stato quindi incaricato l'ufficio tecnico comunale di esperire le pratiche relative alla messa in sicurezza del transito pedonale. Passaggio obbligato che deve vedersi accordata l’autorizzazione tecnica di sicurezza e, allo stesso tempo, l’autorizzazione paesaggistica attraverso il montaggio di una ringhiera di ferro che innalzi la quota di protezione al passaggio. Come è facile intuire, il punto di incontro fra queste due necessità richiede un ulteriore percorso nel quale sono coinvolti enti esterni a quello comunale e, sebbene tutto sia avviato, ci vorrà ancora un po' di tempo per avere le autorizzazioni alle installazioni definitive".
"È evidente come, al primo pensiero, si possa pensare che applicare requisiti di sicurezza attuali ad un opera che per secoli ha resistito senza che fossero applicati, sia un errore dei regolamenti edilizi in vigore, ma tale è la situazione e così va rispettata - aggiunge -. Per consentire che l’opera sia comunque da subito fruibile alla popolazione verranno posate opere provvisionali utili ad autorizzarne provvisoriamente il transito".
"Unica alternativa - prosegue - a questo iter è considerare l’opera monumentale e interdirla, per ragioni di sicurezza legate all’altezza dei parapetti, al transito, ma, al momento, riteniamo, sia più utile consegnarla ai Pignonesi e a tutti coloro che volessero apprezzare il transito su un percorso che ha oltre 400 anni di storia".
"L’amministrazione comunale - conclude Barcellone - si fa portavoce del ringraziamento della popolazione verso Fondazione Carispezia, la banca Crèdit Agricole Italia e le Fondazioni coinvolte per l’impegno economico profuso verso il territorio pignonese e per l’approccio, sempre costruttivo, verso le dinamiche di questa ricostruzione. Con tutti ci diamo l’appuntamento alla fine di questo percorso per l'inaugurazione ufficiale".