Cinque Terre - Val di Vara - Prosegue anche a Levanto la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo "Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti", lanciata dal Comune di Stazzema. Il paesino sulle Alpi Apuane il 12 agosto 1944 fu messo a ferro e fuoco dai soldati nazifascisti. Le vittime dell’eccidio furono 560, tra cui molte tra le migliaia di sfollati che vi si erano rifugiati cercando scampo dalla guerra e dai bombardamenti. Per poter presentare la proposta di legge in Parlamento serviranno 50 mila firme, da raccogliere entro il prossimo 31 marzo.
A Levanto si può firmare la proposta recandosi all’ufficio Protocollo del Comune dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 12. “Levanto ha una radicata e consolidata storia di attività antifascista e di lotta partigiana, e mantiene una cultura legata all’antifascismo e alla Resistenza, valore fondante della Costituzione - spiega il vicesindaco, Olivia Canzio - Già a febbraio 2018, in seguito al verificarsi di iniziative ed atti intimidatori da parte di associazioni e movimenti che operavano con modalità contrastanti con il dettato della Costituzione repubblicana, il Consiglio comunale aveva accolto l’appello lanciato dall’associazione nazionale partigiani e approvato un ordine non rispettano la Costituzione. Il nostro sostegno alla proposta di legge lanciata dal Comune di Stazzema è quindi la naturale prosecuzione di quelle attività di rifiuto e contrasto di ogni forma di fascismo, violenza e in generale di discriminazioni che ogni amministrazione pubblica dovrebbe sempre mettere in campo con forza e convinzione”.