LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Attualità

Eventi e sicurezza, il Parco allunga 150mila euro ai Comuni

Alessandro: "Sarà migliorata la qualità dell'accoglienza".

Escursionisti scendono verso Manarola

Il Parco nazionale delle Cinque Terre ha assegnato ai suoi tre Comuni – Riomaggiore, Vernazza e Monterosso – 120 mila euro per iniziative a tutela della sicurezza e 30mila per la realizzazione di eventi volti alla valorizzazione unitaria del patrimonio storico culturale delle Cinque Terre. “I progetti mireranno ad elevare la qualità dell’accoglienza e della residenza nei borghi – spiega il presente del Parco, Vittorio Alessandro -. Per sicurezza si intendono attività di prima assistenza sanitaria, impiego di volontari e di personale dedicati ai controlli e all’informazione, e quant’altro i sindaci riterranno utile per migliorare le condizioni di accoglienza e residenzialità estiva”.

Aree d’azione, queste, non slegate da quel grande e fondamentale tema che è il rapporto tra ambiente e turismo, tra paesaggio e sviluppo economico. Un aspetto in merito al quale Alessandro non risparmia interventi. Ne ha parlato anche ieri su La7, a Tagadà, partendo da quanto scritto dal geologo Mario Tozzi su La Stampa, un intervento dal titolo fin troppo eloquente: ‘In nome del turismo le Cinque Terre hanno tradito la natura’.
“Tozzi sbaglia a fare certe contrapposizioni. Un buon turismo è possibile, un buon turismo fatto di incontro – anche a tavola – tra paesaggio e visitatore”, ha detto Alessandro. Che ha una ferma convinzione: “Le Cinque Terre sono paesaggio Unesco perché sono un territorio vivo. Se viene meno al presenza dell’uomo, viene meno anche il turismo. Se la vita alle Cinque Terre cessa, le Cinque Terre diventano una Disneyland. Bisogna sforzarsi non solo di dare immagini banali, ma anche di far vedere quello che c’è dietro le quinte. Resistenza, capacità di radicamento, identità”. E se il turismo è sempre più una delle colonne dell’economia italiana (12 per cento del Pil), è anche vero che c’è da lavorare per un turismo consapevole, portatore di un bene duraturo. In quest’ottica, per Alessandro, “bisogna lavorare molto, anche e soprattutto nelle scuole”.

Più informazioni