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La lettera e la risposta del primo cittadino

Borghetto, un lettore: "Auto su ponte pericoloso?". Il sindaco: "Solo sotto il profilo idraulico"

I ponti sul Torrente Pogliaschina: in primo piano il nuovo realizzato da Anas, in secondo quello che sarà demolito e ricostruito

“Intervengo in merito ad un argomento che nonostante mi sforzi, non riesco assolutamente a capire”. Esordisce così nella sua lettera inviata alla redazione, Daniele Rebecchi, un abitante di Borghetto Vara che ha preso carta e penna e ha messo nero su bianco le sue perplessità su un aspetto della viabilità locale degli ultimi mesi.
“Il ponte sulla Statale Aurelia, all’interno di un centro abitato, sta per essere demolito dopo che Anas e Comune ne hanno accertato la ‘pericolosità’, sino a qui tutto regolare… mentre quello che non è assolutamente chiaro è come si è sviluppata la situazione sino al momento attuale. Per spiegare tutto bisogna risalire alla violenta alluvione del 2011 in cui il torrente che attraversa il paese seminò danni e distruzione scaricando la propria violenza su questo ponte e su di un altro immediatamente adiacente; la ricostruzione dell’altro ponte, è stata portata a termine recentemente dopo notevoli ritardi (dovuti anche all’intervento della magistratura), deviando nel frattempo tutto il traffico sulla struttura che ora sarà demolita. La domanda che mi pongo è questa: il ponte è diventato pericoloso all’improvviso oppure quando raccoglieva tutto il traffico sull’Aurelia aveva già problemi?”. I ponti dei quali parla il lettore sono quelli che si trovano all’altezza del centro abitato di Borghetto sul Torrente Pogliaschina: quello più a valle è stato demolito, ricostruito e inaugurato nei mesi scorsi. Quello più a monte ne seguirà la sorte.
“E se i problemi, da come si evidenzia dalle dichiarazioni di chi amministra, risalgono al periodo dell’alluvione, perché quando l’altro ponte era in costruzione tutti siamo stati fatti transitare su questo che rischiava di crollare da un momento all’altro? Perché per anni siamo stati obbligati a percorrere un tratto di strada estremamente ‘pericoloso’, testuali parole del primo cittadino?”.

La risposta CDS l’ha chiesta a stretto giro di posta allo stesso sindaco di Borghetto, Claudio Delvigo.
“Il ponte – spiega – è in assoluta sicurezza per quel che riguarda il transito dei mezzi e la capacità di sopportarne il peso. La potenziale pericolosità alla quale fa riferimento il cittadino è riferita solamente al franco idraulico in caso di piena del torrente. Lo dimostra il fatto che in occasione delle allerta rosse viene allertata anche Anas, che invia un mezzo con equipaggio per l’eventuale chiusura del ponte. In ogni atto dell’amministrazione relativo all’alluvione del 2011 – prosegue Delvigo – le motivazioni di quanto accaduto vedono quel ponte sempre protagonista perché sono sufficienti poche piante trasportate a valle per creare un tappo che porta a una fuoriuscita incontrollata di acqua. Grazie anche all’interessamento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone, abbiamo convinto Anas che non è sufficiente fare le pulizie nel greto per ottenere una luce maggiore al di sotto del ponte: si tratterebbe solamente di un palliativo la cui efficacia durerebbe poche settimane. Dunque, così come è accaduto per l’altro ponte è necessario aumentare il franco idraulico procedendo alla realizzazione di una nuova infrastruttura. Basta guardare le foto dei due ponti per comprendere meglio. Al momento Anas sta ripristinando l’area di cantiere e verso la fine di questa settimana si svolgerà un incontro nel quale sarà stilato un cronoprogramma degli interventi, ma è quasi certo che la demolizione sarà già stata effettuata entro la prima metà di aprile”, conclude il sindaco.

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