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A monterosso

Alla scoperta del terebinto monumentale con Forestali e Parco

I carabinieri forestali tra i vigneti delle Cinque Terre

I Carabinieri del Reparto Parco Nazionale ‘Cinque Terre’ condurranno i partecipanti alla scoperta del terebinto secolare, inserito nell’elenco degli Alberi monumentali.

Il Tenente Colonnello Silvia Olivari, Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale ‘Cinque Terre’ spiega il grande valore naturalistico, architettonico e affettivo di questo grande patriarca.

A seguito del censimento degli Alberi Monumentali d’Italia, previsto dalla Legge 14 gennaio 2013, n. 10, art. 7 e condotto a decorrere dal 14.10.2015 dal Coordinamento Territoriale del Corpo Forestale dello Stato, oggi Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Cinque Terre”, il Terebinto (Pistacia terebinthus L.) presente nel cimitero di Monterosso al Mare è stato inserito nell’elenco, approvato con Decreto Ministeriale n. 5450 del 19.12.2017.

L’ esemplare maschile di Pistacia terebinthus L. cresce nel terrazzamento più alto del cimitero comunale, misura un’altezza di circa 10 metri per una circonferenza media di circa 150 centimetri, comunque ragguardevole relativamente alla specie. Età stimata 130 anni.

Da sempre testimone silenzioso e protettivo del luogo, è radicato a picco sul mare e spicca quale elemento del panorama. Punto di riferimento, come luogo intimo aggregativo, nei momenti di raccoglimento quasi ad avvolgere simbolicamente, con la sua chioma, i pensieri e le passioni delle persone in visita ai defunti.

E’ stato scelto dalla famiglia Malgrati per perpetuare la memoria di Marco, responsabile dell’Unità comunale di antincendio boschivo di Monterosso, morto improvvisamente il 5 gennaio 2016 a soli 47 anni d’età.

Così scrive alla Regione il Sindaco di Monterosso al Mare nella richiesta di inserimento dell’albero nell’elenco: “…benché l’ esemplare non rientri nei valori dimensionali previsti, gli aspetti di monumentalità che giustifichino l’inserimento nell’elenco degli alberi monumentali possano essere facilmente riconosciuti relativamente a criteri di architettura vegetale, di rarità botanica e di valore paesaggistico.

In particolare, in riferimento al pregio naturalistico legato all’architettura vegetale, l’esemplare rappresenta un elemento unico e riconoscibile, in sintonia con il contesto del luogo, in armoniosa continuità degli elementi di Arte sacra costitutivi dell’insieme architettonico del complesso monumentale del cimitero, già castello obertengo di epoca alto medioevale.

Relativamente al pregio naturalistico legato alla rarità botanica, nonostante l’areale di distribuzione, l’esemplare è poco rappresentato all’interno del Parco nazionale delle Cinque terre.

Relativamente infine al pregio naturalistico legato al valore paesaggistico, l’esemplare rappresenta un fattore distintivo radicato a picco sul mare e spicca quale elemento del caratteristico panorama, da sempre punto di riferimento come luogo aggregativo per coloro che si ritrovano a condividere momenti di intimo raccoglimento e preghiera…”

Il terebinto è un arbusto o piccolo albero alto sino a 5-6 metri, dioico, caducifoglio e latifoglio, appartenente alla famiglia delle Anacardiacee ed al genere Pistacia; è diffuso su tutte le sponde del Mediterraneo all’interno di boschi termofili. In Sicilia è utilizzato come porta-innesti per la coltivazione del pistacchio e nell’isola di Chio veniva estratta la resina, detta Trementina di Chio. Le galle, indotte dagli afidi Pemhigus cornicularius e Pemphigus semilunarius, dette carrube di Giuda, sono fonte di tannini e venivano usate per conciare le pelli, recentemente è stato estratto un triterpene ad azione antiinfiammatoria.

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