Cinque Terre - Val di Vara - “La ricostruzione del ponte di Albiano e la realizzazione delle rampe sulla A12 ,di cui sono state individuate le date di fine lavori rispettivamente al Marzo 2022 ed a Maggio 2021, non eliminano definitivamente le complesse criticità viabilistiche del nostro territorio”: questa l'opinione del Comitato Due Fiumi, già intervenuto nei mesi scorsi sulla viabilità al confine tra bassa Val di Vara e Val di Magra. “Il traffico medio che percorre solo le strade della piana di Ceparana – si legge nel comunicato diffuso dal sodalizio - è costituito da 30mila automezzi a giorno, di cui circa il 20 per cento costituito da mezzi pesanti (dagli autobus agli autoarticolati) con picchi di transito al primo mattino e dalle 17.00 alle 18.30. Ponte e rampe non risolvono affatto le criticità passate e future del comprensorio, al limite consentono di dare una parziale e temporanea risposta alla complessità delle stesse. Infatti basta una frana o una manutenzione ad un viadotto per mettere in grave crisi l’area di interesse ligure-lunigianese, come peraltro avverrà a breve, appena sarà sgomberato dalla provincia di Massa, competente per territorio, il materiale franoso che dal 7 dicembre scorso ha invaso la carreggiata della Strada provinciale 13 all’altezza del bivio per Montedivalli, e quando inoltre inizieranno i lavori di manutenzione, predisposti da Salt, del viadotto sulla A12. Nel caso di chiusura temporanea di tale viadotto tutto il traffico sarà dirottato sulla strada che da Ceparana va a Piano di Madrignano attraversando le frazioni di Piana Battola e Pian di Follo del comune di Follo, su una strada inadatta ad assorbirlo”.
Per il comitato occorre quindi “cogliere l’occasione per predisporre un piano viabilistico per l’intero comprensorio che sia in grado di rispondere alle esigenze più volte evidenziate dai territori coinvolti. A nostro avviso deve essere colta l’occasione offerta dagli strumenti legislativi previsti dal Decreto Semplificazioni individuando da subito un commissario straordinario di estrazione tecnica in grado di predisporre le soluzioni necessarie a ridefinire, in un futuro prossimo, la viabilità dell’intero comprensorio costituito dai comuni di Aulla, Podenzana, Blano, Santo Stefano, Arcola e Sarzana”. Un commissario che, per il sodalizio, potrebbe “provvedere ai lavori del primo lotto della bretella Santo Stefano-Ceparana; utilizzare il finanziamento di circa 400mila euro, già disponibili, per la progettazione del secondo lotto a valle del viadotto, necessario per superare il collo di imbuto che si verrebbe a creare nel comune santostefanese; individuare il costo di tale secondo lotto e reperire il relativo finanziamento, comprensivo dei collegamenti con la zona industriale di Arcola. A questo scopo potrebbe essere ripreso in mano lo studio che, circa dieci anni fa, era stato predisposto da Salt a seguito del rinnovo della concessione autostradale. Tale studio, una volta rivisitato, potrebbe rapidamente essere licenziato ed il relativo onere di progettazione definitiva e costruzione affidato a Salt, che potrebbe farsi carico delle relative opere conseguenti e, come era stato ipotizzato in allora, potrebbe accollarsi i relativi oneri come benefit per l’attuale rinnovo della concessione autostradale”.
Altro punto su cui operare, per il comitato, è l'inserimento della bretella Santo Stefano – Ceparana tra le Strade statali “in quanto trait d'union tra due Statali: Cisa e Buonviaggio, e anche l'Aurelia, nella zona industriale di Arcola, con l'eventuale realizzazione della variante. Necessario altresì individuare successivamente il percorso idoneo per un collegamento veloce tra Santo Stefano e Sarzana, argomento molto dibattuto ma mai affrontato operativamente, al fine di sgomberare dal traffico la vecchia Statale della Cisa”. E sabato prossimo il consiglio comunale di Bolano di occuperà proprio della viabilità locale post crollo del ponte di Albiano, con particolare attenzione al tema delle rampe.